La notizia appena giunta ci ha lasciato tutti basiti.
Francesco Braglia oltre ad essere un nostro iscritto, un militante, un ex partigiano – in città tutti lo conoscevano con il soprannome di “Dussa” – era per molti di noi un amico.
Io personalmente ho avuto modo di ascoltare i suoi racconti – lo scorso aprile per una cortometraggio – di quegli anni un po’ mitici un po’ crudeli della resistenza nazi-fascista sassolese di cui il partigiano Dussa fu uno dei protagonisti.
E’ mancato in silenzio, come nel suo stile in un tragico incidente stradale che riporta d’attualità il tema della sicurezza stradale e del limite d’età per guidare un automobile. Lo ricorderemo, e chi di noi ha avuto la fortuna di ascoltare le sue storie continuerà a raccontarle per farle vivere nel tempo.
Con gli occhi un po’ lucidi e rivolti verso il cielo dico solo Ciao Dussa.
Ciro Alessio Pecoraro – segretario DS Sassuolo
