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Modena: al Policlinico firmato il contratto collettivo integrativo aziendale

Svolta nei rapporti tra Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena e personale del comparto (categoria di cui fanno parte, tra gli altri, infermieri, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, fi-sioterapisti, impiegati amministrativi ecc.).

E’ di questi giorni, infatti, la notizia che la Direzione del Policlinico, le Rappresentanze sindacali unitarie (RSU) e le Organizzazioni Sindacali (Cigl, Cisl e Uil) hanno trovato un’intesa sul Contratto Integrativo Aziendale anche per la parte interessante i dipendenti del comparto. Per la dirigenza medica il contratto integrativo era stato firmato già nel 2003.
La contrattazione integrativa a livello aziendale è uno degli aspetti qualificanti della privatizza-zione del pubblico impiego, avvenuta a partire dalla riforma del 1993. Con essa le parti possono adattare le disposizioni dei contratti collettivi nazionali alle singole realtà locali, definendo una serie di provvedimenti e intese complementari che meglio riflettano le specificità e gli obiettivi individuati per l’organizzazione e la gestione aziendali.

Coerentemente con questa esigenza le parti hanno perfezionato un accordo quadriennale (2006-2009) incentrato soprattutto sulla valorizzazione delle professionalità presenti, attra-verso un sistema di valutazione del personale che leghi l’avanzamento di carriera non solo a meccanismi automatici come l’anzianità, ma anche a sistemi di valutazione della produttività.

“Siamo convinti – ha commentato il dottor Maurizio Pirazzoli, direttore amministrativo del Poli-clinico – che un sistema premiante ben congeniato sia l’unico in grado di sviluppare le tante gio-vani professionalità presenti al Policlinico, che rischierebbero altrimenti di restare soffocate da una progressione di carriera definita sulla base della sola anzianità di servizio. Con questo con-tratto abbiamo anche potuto adeguare la produttività del personale sanitario a quella prevista per la categoria di appartenenza, correggendo una vecchio problema che andava sanato”.

Cardine del contratto integrativo è l’ottimizzazione delle risorse umane disponibili, attraver-so un modello organizzativo flessibile che permetta di rispondere sempre meglio alle esi-genze degli utenti. In quest’ottica va visto anche il discorso relativo alla stabilizzazione dei precari che verrà affrontato, più in specifico, con un apposito regolamento che si occuperà del-le loro modalità di assunzione a tempo indeterminato.
“Anche questo – ha concluso il dottor Maurizio Pirazzoli – è un segno dell’attenzione che sap-piamo porre ad una delle risorse più importanti della nostra Azienda, il personale, alla cui cresci-ta guardiamo anche attraverso il costante impegno posto con l’organizzazione di attività di ag-giornamento e formazione”.

A trarre beneficio da questo accordo sarà anche l’utenza, principale destinataria delle azioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, che potrà contare sull’assistenza di persona-le sanitario sempre più qualificato, preparato e sensibile, come è richiesto dalla delicatezza del tipo di servizio affidatole.

















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