Sarà una grande festa popolare, domani venerdì 6 luglio, a concludere Loving Amendola – Slow event, laboratorio sociale che ha visto un gruppo di artisti e comuni cittadini accamparsi nel parco Amendola sud di Modena per due settimane, per sperimentare nuove forme espressive, accogliere i visitatori in una dimensione di lentezza e proporre spettacoli e momenti di incontro.
Una tenda marocchina, una cucina da campo, un vecchio pullman anni ’60 arrivato direttamente da Sarajevo, un palcoscenico aperto a proposte culturali per grandi e bambini sono stati lo scenario che ha accolto i visitatori di Loving Amendola, assieme a tante piccole tende e roulotte dove i partecipanti al progetto hanno dormito per due settimane dense di spettacoli, dibattiti e performance nel parco. L’ingresso al parco è dal parcheggio di via Panni 167 o da via Mantegna per ciclisti e pedoni.
La serata di domani comincia alle 19 con una performance di danza, teatro e musica sul tema della memoria promossa, tra gli altri, da Artogether, Zeroteatro, Campo Carlo e Stefano Cortese. L’assessore alla Cultura della Città di Carpi Alberto Bellelli interverrà parlando della mostra di Valentina Maddalena Lugli, ispirata alle lapidi e al Museo del Deportato di Carpi.
Tra le 20 e le 21.30 ci sarà invece il pic nic incontro nel quale gli amministratori locali e il Comitato scientifico di Loving Amendola si confronteranno sul tema “Dalle feste popolari al Loving Amendola”. Ci saranno, tra gli altri, i docenti universitari Roberta Gandolfi, Andrea Capra e Vito Minoja, l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Mario Lugli, l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Modena Maurizio Guaitoli e il presidente di Hera Vanni Bulgarelli.
Dalle 21.30 in poi Loving Amendola saluterà il parco e la città con una grande festa popolare con musica e danze, che vedrà coinvolti tutti gli artisti che in questi giorni hanno animato il parco e partecipato a Loving Amendola.