“Le motivazioni dello sciopero sono prive di fondamento”, così Confartigianato Emilia Romagna giudica l’agitazione di 8 ore indetta per domani dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
“I tavoli di trattativa per i rinnovi dei contratti nazionali dell’Artigianato sono aperti e le Associazioni Artigiane non si sono mai sottratte al confronto, ne sulle rivendicazioni salariali, ne tantomeno su quelle di carattere normativo. Inoltre in questa regione sono aperti molti tavoli per il rinnovo della contrattazione regionale di secondo livello, di questi alcuni hanno già traguardato ed altri sono in procinto di giungere ad una positiva soluzione”.
“Nel corso dei negoziati Confartigianato ha dichiarato la propria disponibilità al riconoscimento di aumenti economici in linea, ed in alcuni casi, superiori alle aspettative inflattive, ed abbiamo manifestato l’intenzione di migliorare alcune normative contrattuali. Purtroppo – a nostro giudizio – l’indisponibilità dei sindacati al confronto su nuove modalità di articolazione dell’orario di lavoro, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente, fa il paio con la negazione al riconoscimento della specificità dell’apprendistato nelle imprese artigiane. Il modello di apprendistato da utilizzare non può essere lo stesso in vigore nelle banche, nelle assicurazioni o nelle grandi imprese, come pretenderebbe il sindacato”.
“Con queste premesse le rivendicazioni addotte da Cgil, Cisl e Uil a supporto dello sciopero sono da considerarsi frutto di una rigidità ideologica a nostro avviso anacronistica e poco utile al raggiungimento di obiettivi condivisi”.
“Confartigianato auspica che si trovino ai tavoli delle trattative le convergenze utili alla definizione dei nuovi contratti, tuttavia dobbiamo rilevare che questa azione rischia di produrre pericolose frenate nel sistema delle relazioni sindacali”.
