Tornerà finalmente a casa il libro manoscritto nella metà del XV secolo e commissionato probabilmente da Leonello d’Este, marchese di Ferrara e signore di Modena. Il prezioso codice, di cui finora sono note solo altre sei copie, è stato da poco acquistato all’asta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Battuto a Londra da Sotheby, il manoscritto in 76 fogli potrà ricongiungersi alla sua terra d’origine visto che, secondo parecchi studiosi, fu voluto da Leonello d’Este e realizzato dall’amanuense Biagio Bosoni, che durante la sua vita lavorò quasi esclusivamente per il nobile, spesso circondato a corte da pittori, cesellatori, orafi.
A confermare l’attribuzione è inoltre la tecnica di decorazione ad acquerello a tinte delicate usata per un altro codice, conservato all’interno della Biblioteca estense e realizzato sempre da Bosoni. Un’ulteriore conferma viene dall’argomento, lo stesso citato in un altro codice estense: come anticipa il titolo – ‘Sumula seu breviloquium super concordia Novi e Veteris Testamenti – il documento racconta le profezie di Gioacchino da Fiore, mentre le immagini rappresentano le tre età del mondo (Vecchio e Nuovo Testamento e l’età dello Spirito) e l’Apocalisse con la morte di papi e vescovi e le conseguenze legate allo scisma d’Occidente.
All’acquisizione seguirà probabilmente una mostra a Modena. Info: 059 239888 o Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
