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Alla Biennale di Venezia due progetti del Comune di Reggio

Sono stati presentati alla cinquantaduesima Biennale d’arte di Venezia, nello spazio Thetis dell’Arsenale – nell’ambito dell’evento Joseph Beuys. Difesa della Natura. The Living Sculpture. Kassel 1977-Venezia 2007 – due progetti curati dall’assessorato Ambiente e città sostenibile del Comune di Reggio: il Giardino dell’arca e Zone di terzo paesaggio.

Alla presentazione dei progetti selezionati erano presenti l’assessore all’Ambiente e Città sostenibile Pinuccia Montanari, i dirigenti del Comune Alfredo Di Silvestro e Laura Montanari, i tecnici del verde Ivan Fontanesi e Daniela Mordacci, il progettista architetto Vitaliano Biondi, il regista Maurizio D’Amato e la sceneggiatrice Susanna Cattani di “Cinema e Tv”.
Per la presentazione dei progetti, l’assessorato comunale all’Ambiente e Città sostenibile ha realizzato, con il contributo di Enìa, due filmati: Zone di Terzo Paesaggio, pratiche di ecologia urbana e il Giardino dell’arca pratica di ecologia dello spirito.
I due progetti sono esperienze di rivitalizzazione degli spazi e della vita urbana, fra arte e natura – hanno l’obiettivo comune di mostrare l’idea di un “Giardino planetario, paese senza frontiere, senza bandiere e senza necessità di guerre” e sono un invito per tutti a: difendere la diversità senza distruggerla.
La presentazione si è svolta con l’intervento introduttivo di Lucrezia Durini, coordinatrice e curatrice dello spazio artistico all’Arsenale, dell’assessore Montanari e dell’architetto Biondi e con la visione dei filmati, proiettati anche il giorno seguente. Lo spazio Thetis ospita quotidianamente per 100 giorni un vasto programma di conferenze e interventi artistici ispirati alla difesa della natura, seguendo le orme di Josph Beuys, ispiratore del percorso culturale e d artistico.
Il 17 settembre per ventiquattro ore saranno trasmessi ininterrottamente i filmati presentati nello spazio Thetis, coinvolgendo tutti coloro che sono intervenuti nei mesi precedenti. Durante il grande happening si potranno rivedere, quindi, anche i filmati presentati dal Comune di Reggio e il reportage della presentazione svolta il 19 giugno.

Ecco i contenuti dei progetti presentati:
Il Giardino dell’Arca – Reggio Emilia, Parco del diamante
E’ dedicato alla convivenza ed è costituito da alberi e fiori che rivestono un significato peculiare per le grandi fedi del mondo. Dedicato ad Alexander Langer per l’impegno che ha profuso nel favorire il dialogo tra i diversi, oltrepassando i confini, rispettando le radici; per essere stato un “Hoffnungstranger”, un portatore di speranza laddove essa era più ostruita e più offesa.
Tpz – Zone di terzo paesaggio a Reggio Emilia – incrocio via Canalina-via Bismantova
A Reggio Emilia, ispirate all’idea di Terzo paesaggio di Gilles Clément, sono state approvate pratiche consentite di non organizzazione. Zone all’interno del verde comunale, sono state destinare all’evoluzione spontanea della vegetazione evitando totalmente gli interventi manutentivi quali la raccolta delle foglie o lo sfalcio dell’erba; tali aree, con carattere di sperimentazione, chiamate Giardini del vento sono state segnalate con adeguata cartellonistica e delimitazione. Il Terzo paesaggio lascia spazio all’indecisione, all’entropia, all’assenza di regolamentazione perché modello, non esclusivo ma aperto, che esalta il meticciamento planetario vera origine della ricchezza del creato. Con questa esperienza ci troviamo di fronte a un’opera di ruralizzazione delle aree urbane, il selvatico e la biodiversità possono tornare ad essere protagoniste fra noi.
Il progetto Joseph Beuys. Difesa della Natura

The Living Sculpture. Kassel 1977-Venezia 2007, ideato e curato da Lucrezia De Domizio Durini, intende riproporre a Venezia, a trent’anni di distanza e con gli sviluppi attuali, gli argomenti culturali, ambientali, sociali, economici, umanitari e politici discussi e analizzati da Beuys per 100 giorni a Documenta 6 a Kassel.
L’esordio del progetto avvenne a Kassel nel 1982, quando Beuys piantò il primo albero sul Friedrichspaltz, davanti al Museum Fridericianum. Secondo le sue previsioni il programma sarebbe stato portato a termine cinque anni dopo, con la messa a dimora dell’ultimo dei 7.000 alberi previsti. Beuys morí l’anno prima (1986) ma la sua idea viene realizzata il 12 giugno 1987 (esattamente 20 anni fa), quando suo figlio Wenzel piantò la quercia numero 7.000.
















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