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Manifestazione pensionati Emilia Romagna stamane a Bologna

Pensionati e lavoratori in corteo per chiedere al Governo interventi certi per il recupero del potere d’acquisto delle pensioni e la costituzione del fondo nazionale per la non autosufficienza. Per la giornata nazionale di mobilitazione indetta dal movimento sindacale unitario dei pensionati, oggi, martedì 12 giugno, Bologna ha ospitato la manifestazione di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil dell’Emilia-Romagna.

Al corteo, partito alle ore 9.30 da piazza dell’Unità, c’erano più di 15.000 pensionati, arrivati a Bologna da tutta la regione in auto, in treno e con oltre 120 pullmann. A manifestare con loro, anche i sindaci di alcuni comuni del bolognese con la fascia tricolore e molte delegazioni di lavoratori, che con la loro presenza hanno voluto sottolineare come la lotta per le pensioni e per la non autosufficienza coinvolga l’intera società e “non solo” i 17 milioni di pensionati italiani.

Il corteo, animato dalla musica della banda di Anzola dell’Emilia e dagli slogan dei pensionati, rivolti principalmente al ministro dell’Economia Padoa Schioppa (tra cui un “Padoa, stiamo tutti per Schioppare” e un dialettale “Padoa, an fer al plumòn”), ha percorso via Matteotti e via Indipendenza, per poi giungere in piazza VIII Agosto, dove, accolto da Luigi Pieraccini, segretario generale della Uilp-Uil dell’Emilia-Romagna e speaker ufficiale della manifestazione, si è tenuto il comizio dei vertici del movimento sindacale dei pensionati. Presenti sul palco anche Danilo Barbi (segretario generale Cgil dell’Emilia-Romagna) e Piero Ragazzini (segretario generale Cisl dell’Emilia-Romagna), mentre in piazza a sostenere la protesta dei pensionati c’erano Andrea De Maria (segretario dei Democratici di Sinistra di Bologna) e Marco Monari (coordinatore regionale della Margherita dell’Emilia-Romagna). Messaggi di appoggio a Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil sono arrivati pure da Sergio Cofferati (sindaco di Bologna), Beatrice Draghetti (presidente della Provincia di Bologna) e da Vasco Errrani (presidente della Regione Emilia-Romagna).

“Arriviamo a questa manifestazione dopo oltre 350 assemblee nel territorio, con cui ci siamo confrontati con 18.000 pensionati – ha detto Maurizio Fabbri, segretario generale dello Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna -. Venerdì 15 giugno inizia finalmente la trattativa con il governo, che rappresenta un’occasione storica per il futuro di pensionati, giovani e lavoratori. Siamo fiduciosi di poter ottenere buoni risultati. Sappiamo che le nostre richieste sono costose per le casse dello Stato, ma quello che chiediamo al Governo è di fissare tempi certi e gradualità concordate per la rivalutazione delle pensioni e l’istituzione di un vero fondo per la non autosufficienza”.

A marcare lo spirito intergenerazionale delle richieste dei pensionati, dal palco è intervenuta anche Miriam Mazzotti, giovane lavoratrice e responsabile sindacale unitaria (RSU) di Avicoop – Gruppo Amadori.
“In lotta con i pensionati c’è anche il mondo del lavoro – ha sottolineato Miriam Mazzotti, in questi giorni impegnata con il rinnovo del contratto dei lavoratori del settore agroalimentare -. Abbiamo tutti bisogno di nuove regole, occorre tutelare i giovani e i precari per permettere loro di farsi una famiglia e di avere una casa, occorre garantire una vita dignitosa ai pensionati, che per noi rappresentano un valore e non un peso”.

A nome dei tre sindacati dei pensionati dell’Emilia-Romagna ha parlato Franco Andrini, segretario generale regionale di Fnp-Cisl: “La nostra è una battaglia per difendere non solo i diritti dei pensionati, ma anche di chi in pensione ci deve ancora andare. Chiediamo un nuovo progetto sociale, chiediamo più equità e giustizia anche per rinsaldare il vincolo tra le generazioni. Subito, allora, un riconoscimento economico tangibile, a partire dalle pensioni più vecchie e con maggiori contributi. E subito l’approvazione di una legge nazionale, adeguatamente finanziata, sulla non autosufficienza”.
“Siamo disponibili a ragionare sui modi e i tempi – ha aggiunto Andrini -, ma non faremo sconti per nessuno e continueremo a lottare finché non saranno soddisfatte le nostre richieste”.

A chiudere il comizio, Denis Merloni (segretario generale della Uil Emilia-Romagna), che ai pensionati ha manifestato il sostegno di Cgil, Cisl e Uil. “E’ finito il tempo delle parole, è finito il tempo delle promesse – ha detto Merloni -, ora vogliamo i fatti. In Italia ci sono troppi ‘ragionieri’ che non si interessano alle condizioni di vita reale dei pensionati, dei lavoratori, delle famiglie. Il Governo deve ridistribuire le ricchezze, il ‘tesoretto’ tocca noi”.

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