Con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, dal 10 giugno, puntualmente verranno soppressi alcuni treni del trasporto regionale.
Principalmente si tratta di quelli legati ai periodi di apertura delle scuole. Quest’anno però, circa dieci treni al giorno saranno soppressi a partire dal 10 giugno fino al 10 settembre, quindi per tre mesi mentre gli altri anni venivano soppressi a partire dalla seconda metà di luglio.
Si tratta di circa 250 treni soppressi in più, rispetto all’anno scorso, che si vanno ad aggiungere a quelli già soppressi abitualmente per il periodo estivo.
Ciò comporterà notevoli disagi all’utenza –lamentano i sindacati regionali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil- dato che questi treni sono utilizzati per recarsi o tornare dal lavoro e ad oggi non sappiamo ancora se saranno sostituiti da autobus.
Anche se così fosse, visti i notevoli disagi della scorsa estate, non riusciamo a comprendere le ragioni per cui la divisione Trasporto Regionale Emilia Romagna non abbia predisposto tutte le iniziative opportune per evitare questi inconvenienti.
Da qui, ‘dito puntato’ dei sindacati contro quella che definiscono “esclusivamente la logica economica, del risparmio sui costi del personale e della manutenzione”.
E’ paradossale come in questo settore, elencano i sindacati:
-ad una forte richiesta di trasporto si risponda con la riduzione dell’offerta;
-ad una richiesta di qualità si risponda con un aumento delle tariffe contestuale ad un peggioramento della puntualità -2% per i treni regionali, all’aumento dei guasti a locomotori, climatizzazione e porte delle carrozze;
-ad una ormai inderogabile necessità di trasporto collettivo ecologicamente sostenibile si contrappongano azioni che indirizzano sempre più verso l’uso dei mezzi di trasporto privati ed a più alto impatto ambientale (gomma anziché ferro), che oltre ad aggravare la già satura viabilità stradale, allunga notevolmente i tempi di percorrenza.
Filt Fit, Uilt dell’Emilia-Romagna ricordano che per quanto loro possibile, nel recente passato hanno dato la loro concreta disponibilità nella ricerca di soluzioni positive, hanno stipulato accordi con la direzione del Trasporto Regionale per il prolungamento dei periodi di apertura giornaliera delle Officine ed hanno concordato l’apertura delle stesse sia al sabato che alla domenica. Se il risultato però continua ad essere sempre lo stesso –avvertono – occorrerà fare qualcos’altro.
A cominciare dal confermare lo sciopero di 24 ore previsto per il prossimo 21 giugno.
Nel contempo, i sindacati di categoria insieme a Cgil Cisl Uil regionali confermano la loro disponibilità alla ricerca di ogni possibile azione utile a far uscire il settore del trasporto pubblico dalla grave attuale crisi, ribadendo la necessità di un confronto urgente con la dirigenza di Trenitalia e la Regione Emilia Romagna, già richiesto da aprile.