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Reggio E.: ‘Cerealab’ laboratorio biotecnologie non-OGM

Un database consentirà per la prima volta in Italia di raccogliere i dati di sequenze di Dna, associati a dati di caratteri agronomici. Lo ha messo a punto e realizzato ‘Cerealab’, un laboratorio promosso dalla Regione Emilia Romagna nel campo delle biotecnologie non-OGM, che unisce partner di ricerca pubblici e industriali e che ha sede presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, presenta al pubblico i propri risultati dopo i primi due anni di attività.

Grazie a questa puntuale classificazione le ditte potranno applicare la metodologia di selezione in modo routinario, abbinando caratteri utili a sequenze note come marcatori genotipici, e scegliere le piante da cui partire con incroci e selezione.
Come ci si è arrivati verrà spiegato domani pomeriggio alle ore 14.30, dove presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” del Complesso Universitario ex- Caserma Zucchi (via Allegri, 15) a Reggio Emilia saranno presentati tutti i dati e i risultati delle ricerche condotte presso il laboratorio nel corso di un convegno che vedrà partecipare esponenti delle istituzioni, operatori di aziende e multinazionali impegnate nella produzione cerealicola e orticola, docenti e ricercatori dell’Ateneo e di istituti di ricerca che proporranno gli importanti risultati del primo biennio di attività di ‘Cerealab’.
I successi di ‘Cerealab’ confermano la scelta fatta dalla Regione Emilia Romagna che ha individuato nel Dipartimento di Scienze Agrarie e degli Alimenti dell’Ateneo emiliano la sede e il coordinamento dell’attività del laboratorio. In particolare, il gruppo di ricerca guidato dal prof. Nicola Pecchioni si è concentrato sulla realizzazione del database in collaborazione, per gli aspetti informatici, con il Dbgroup, unità di ricerca guidata dalla prof.ssa Sonia Bergamaschi del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Ateneo di Modena e Reggio e sulla ricerca dei marcatori per la resistenza alle malattie del frumento tenero e per la qualità del riso.

Durante il convegno, accanto alla realizzazione del database, verranno presentati alle aziende tutti i marcatori delle varietà studiate che, per resistenza alle malattie, alla siccità e per la qualità della granella, si possono usare nell’industria sementiera per selezionare frumento, orzo, riso e mais.
Quello che, infatti, i ricercatori di ‘Cerealab’ portano avanti, è un percorso, di studio alternativo alle pratiche di modificazione genetica degli organismi, definito come “Marker-Assisted Selection”- MAS (selezione assistita da marcatori) e che – a detta di alcuni esperti – può rappresentare la rivoluzione nel modo di ottenere le varietà del futuro.
















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