“Ho deciso di aderire alla campagna referendaria per riformare la legge elettorale. Sono convinto che senza partiti non ci sia democrazia, e voglio respingere il neopopulismo di molti. Dobbiamo lavorare per riformare la politica ed aprire i partiti alla società civile: è uno degli obiettivi più importanti del Partito Democratico”.
“La campagna referendaria può quindi essere anche l’occasione per rafforzare il rapporto dei cittadini con i partiti: molti elettori del “Partito Democratico” stanno firmando per chiedere i referendum, consapevoli che un soggetto riformista come quello che si sta creando per raggiungere i suoi obiettivi ha bisogno di un sistema di governo efficiente e moderno.
L’eccesso di partiti è un fattore di freno per tutto il sistema, ed è la prima causa della debolezza dei governi: i partiti garantiscono rappresentanza, ma il buon funzionamento di un sistema è dato dalla loro capacità di rappresentare i cittadini non dal loro numero.
Dico sì al referendum per rimediare ai danni di una legge elettorale, che oggi tutti criticano ma che bisogna ricordare essere stata voluta e votata dal centrodestra, con un blitz parlamentare a pochi mesi dalle elezioni: con questa legge, i cittadini votano ma contano pochissimo, perché non hanno alcuna possibilità di scegliere chi va in Parlamento e chi resta a casa.
Il referendum rappresenta una sollecitazione al Parlamento, per trovare una soluzione idonea per affrontare le nuove sfide del futuro: un impulso ad affinare la legge creata con il voto popolare con quei correttivi che garantiscano rappresentanza anche e soprattutto un sistema bipolare”.
(Ferruccio Giovanelli – Vicesindaco di Sassuolo)
