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Modena: la Cgil difende la laicità dello Stato

In una società sempre più caratterizzata da elementi multiculturali e multirazziali, dove lo sviluppo scientifico e tecnologico impone un
ripensamento sereno e profondo delle stesse forme dell’organizzazione sociale e del lavoro, grande deve essere l’attenzione e la cautela nel
comprendere e gestire i nuovi fenomeni, evitando di lacerare il tessuto della società civile.

La recente e crescente ingerenza da parte del Vaticano nella vita e nelle scelte dello Stato italiano rischia, di fatto, di produrre un clima di
contrapposizione culturale che non risponde alle nuove esigenze sociali e che anzi genera una lacerazione delle coscienze.
La laicità è momento alto di garanzia delle libertà fondamentali e della stessa democrazia di uno Stato. È antidoto a qualunque fondamentalismo o estremismo. È una delle principali conquiste della civiltà moderna ed è valore fondante di tutte le democrazie mature.
C’è oggi la necessità, da parte delle forze laiche del paese, di ribadire con forza, e difendere, gli ambiti di autonomia dello Stato nei diversi settori della vita sociale: culturali, politici, economici, scientifici.
Il sindacato, coerentemente con il proprio ruolo, ha promosso e tuttora promuove valori di inclusione e solidarietà, di sviluppo e di crescita e
ritiene criticabili quelle tendenze che tendono ad ingabbiare pregiudizialmente il libero sviluppo dell’uomo e della società, finalizzati
al benessere e all’eguaglianza sociale.

Il Direttivo Cgil di Modena recepisce questa istanza che giunge dalla società civile di questa provincia e si impegna per una completa e chiara
affermazione del principio di laicità dello Stato italiano in tutti i suoi campi.
















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