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Palpeggiò pazienti: medico bolognese condannato a tre anni

Tre anni di carcere e cinque di interdizione dai pubblici uffici. E’ la pena inflitta con rito abbreviato dal Gip di Bologna, Marinella De Simone, a M.D.,
medico neurologo bolognese di 51 anni accusato di ”violenza sessuale aggravata e continuata” sulla base di diverse denunce di pazienti, le quali avevano lamentato di essere state spogliate completamente senza apparenti motivi validi e palpeggiate.

L’accusa, in udienza il pm Morena Plazzi, aveva chiesto una condanna a quattro anni. Il medico alla fine del settembre 2006 era stato sospeso dall’esercizio della professione, su misura cautelare interdittiva del Gip, eseguita dai carabinieri della stazione di Medicina, comune della pianura bolognese.

L’inchiesta, coordinata dal pm Lorenzo Gestri, era partita il 20 luglio 2004 quando una donna di 40 anni, di Medicina, aveva denunciato lo specialista dopo una visita in una struttura ospedaliera della provincia: la paziente segnalò di essere stata fatta spogliare anche degli indumenti intimi e toccata in modo non professionale. Il Pm Gestri, incaricato delle indagini, ascoltò un campione di pazienti visitate dallo stesso professionista e alcune di loro riferirono analoghe modalità di visita. Una ventottenne, sempre di Medicina, sporse identica denuncia-querela, seguita da quella di una donna di 50 anni di Bologna, visitata in quel modo anomalo in una struttura pubblica del capoluogo emiliano.
Una consulenza medica disposta dal magistrato stabilì, inoltre, che il comportamento dell’indagato era inadeguato all’accertamento delle patologie riferite dalle pazienti: insomma, non c’era attinenza tra la presunta malattia e le modalità della visita.

Al processo si erano costituite parti civili la Ausl di Bologna e quella di Imola. Il medico è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 3.330 euro, con il risarcimento danni da definire in sede civile. Il medico infatti non era dipendente del sistema sanitario regionale, ma aveva un rapporto di specialista convenzionato che prestava il suo servizio all’interno di alcuni poliambulatori pubblici. Lavoro da cui era stato sospeso dalla Ausl.

















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