“Desidero ribattere all’affermazione fatta in commissione dal Consigliere Serafino D’onofrio, secondo il quale il Comune di Bologna adotterebbe due pesi e due misure, forte con i deboli e debole con i forti”.
“Dato che, a supporto di tale affermazione, il Consigliere portava l’esempio dell’amianto presente nei tetti delle caserme dismesse oltre che
in quelli degli immobili di proprietà comunale, ritengo opportuno sottolineare che la competenza diretta dell’Amministrazione in tale
materia è, ovviamente, quella riguardante gli immobili di sua proprietà.
Essa è coperta annualmente da appalti aperti di 1.000.000 di euro denominati “Bonifica materiali inquinanti in edifici di proprietà
comunale”.
Sulla base delle conoscenze del Comune e delle indicazioni e verifiche effettuate con Arpa e USL è stato monitorato il 100 % del materiale sospetto ed è stata programmata la rimozione dello stesso in funzione dell’urgenza degli interventi (la rimozione del materiale individuato come inquinante è stata pressochè totale).
Sugli immobili non di proprietà Comunale (anch’essi censiti nel sito ARPA regionale) il Comune di Bologna ha solo competenze che gli derivano dalla tutela della salute e della pubblica incolumità, per cui interviene con diffide e ordinanze ove necessario.
Per la Caserma Mazzoni, a cui il Consigliere fa riferimento, il Settore Salute ha già avviato le procedure necessarie alla bonifica”.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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