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Sassuolo: resoconto Consiglio Comunale del 3 aprile

Consiglio Comunale in buona parte dedicato alle varianti al vigente Piano regolatore, quello di ieri sera, 3 aprile, presso la sala consiliare di Sassuolo.

Rinviato per mancanza di alcuni dati il primo punto, un ordine del giorno presentato dal consigliere Dallari dei Ds sull’unità di cure continua dell’Ausl, si è passati direttamente al punto numero 2, che riguardava una “Variante al vigente Prg per la classificazione a zona destinata alla viabilità” di un’area in prossimità del campo sportivo di Borgo Venezia, per la realizzazione di una nuova strada di collegamento con via Marzabotto in potenziamento di via Costrignano.
Il vicesindaco e assessore all’urbanistica Ferruccio Giovanelli ha brevemente illustrato il punto, riguardante una via di collegamento, che verrà realizzata da privati e che sarà di utilità anche per l’accesso a un’area verde.
Non c’è stato dibattito, la votazione ha visto il sì di Sindaco, Rifondazione Comunista, Caserta e Cardone del Gruppo Misto, Maria Cristina Vandelli della Margherita. Astenuti Lega e Alleanza Nazionale.

Il punto successivo riguardava una variante di adeguamento della zonizzazione territoriale relativa all’area di via Regina Pacis, in accordo con privati.
Come illustrato da Ferruccio Giovanelli, si trattava di un accordo con la proprietà della ditta Spray Dry per la realizzazione di un capannone a copertura del prodotto atomizzato dell’azienda, che lasciato all’aperto è soggetto a dispersione dovuta alla pioggia o al vento con relativi problemi ambientali dovuti alle polveri prodotte e alla dispersione nelle falde. L’azienda richiedeva l’autorizzazione a realizzare un capannone per la copertura, al Comune di Sassuolo l’accordo avrebbe riconosciuto la cessione di 17mila mq. di terreno, di cui 7mila per strutture coperte (dove realizzare eventualmente una nuova sede dei magazzini comunali o altri spazi di pubblica utilità).
Il consigliere di Rifondazione Comunista Giampaolo Marchesini è intervenuto su questo punto, rilevando che la legge prevede già la copertura dei materiali polverosi, non effettuata dall’azienda fino ad oggi. Ha rilevato inoltre che l’accordo dà tempo 24 mesi alla Spray Dry per provvedere alla realizzazione del capannone, tempo giudicato troppo lungo visto che si tratta di un problema ambientale presente.
Giovanelli ha chiarito che la richiesta dell’amminstrazione è stata anche per un progetto e una realizzazione veloci.
La votazione di questa variante ha visto il sì di Sindaco, Ds, Comunisti Italiani, Margherita Uniti per Sassuolo, Cardone e Caserta del Gruppo Misto.
Contrari Lega Nord, Alleanza Nazionale, Rifondazione Comunista.

La variante successiva, al punto 4 dell’ordine del giorno, riguardava l’approvazione definitiva dell’adeguamento della zonizzazione territoriale in attuazione di accordi con privati in località Rometta via Torino.
Si tratta di un’area che è stata oggetto di acceso dibattito coi cittadini un anno e mezzo fa circa, che dopo revisioni e ripetuti confronti arriva all’approvazione finale. L’accordo con i privati prevede che l’area di circa 10mila mq. precedentemente dedicati a edilizia direzionale vengano invece ridotti a 5mila metri per edilizia residenziale. Nel restante spazio ci saranno oltre 7mila mq. ceduti al Comune di Sassuolo per verde pubblico e parcheggi, poco più di mille dedicati alla già nota palazzina di edilizia residenziale pubblica (12 alloggi) che fu oggetto del dibattito passato. All’amministrazione verrà anche ceduto l’ex caseificio presente in quest’area che verrà adibito a usi ancora da stabilire.
Su questa variante il dibattito è stato ancora una volta acceso e articolato. Il consigliere della Lega Nord Gian Francesco Menani ha chiesto una risposta da parte dell’assessore all’urbanistica Giovanelli sull’effettiva possibilità di assegnare gli alloggi popolari a giovani coppie o anziani esclusivamente italiani e a proposito di voci sulla realizzazione di un centro sociale all’ex caseificio.
Giovanelli ha spiegato che le graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica avvengono attraverso dati ufficiali e non c’è possibilità per legge di escludere stranieri dalle graduatorie. Ha rilevato come dai dati ufficiali il 77 per cento delle case popolari a Sassuolo vengano assegnate a italiani in base alle graduatorie, il 23 per cento soltanto a stranieri. Inoltre ha precisato che non esiste nessun progetto per alcun tipo di destinazione dell’ex caseificio, che non è ancora di proprietà comunale.
Massimiliano Righi della Margherita Uniti per Sassuolo ha sottolineato come le notizie iniziali fossero state in qualche modo esasperate da alcune forze politiche e che l’amministrazione ebbe la capacità di fermarsi e ripensare al tema, arrivando a una soluzione che concilia gli interessi di tutti e consente di usare i fondi regionali disponibili per edilizia residenziale pubblica.
Giampaolo Marchesini di Rifondazione Comunista ha rilevato come il “fuoco di sbarramento” da parte della destra sulle annunciate case popolari abbia fuorviato i cittadini, costringendo a suo parere la giunta a venire a patti sulla base di una protesta esclusivamente classista, volta a equiparare tutti i migranti alle categorie che hanno a che fare con l’illegalità.
Ruggero Cavani dei Ds ha invece giudicato positivamente l’esperienza derivata da questa situazione, che all’inizio aveva visto sottovalutare il rapporto e la condivisione del tema col quartiere, inducendo poi la maggioranza a costruire invece un percorso di confronto serio fino alla soluzione, che va nella direzione auspicata di un’integrazione fra tipologie di alloggi diversi contro il rischio dei quartieri ghetto. Un’esperienza che è stata di aiuto, l’ha definita.
Ugo Liberi di Forza Italia ha giudicato gli eventi relativi a questo caso, una lezione per l’amministrazione, con i cittadini che hanno imposto la concertazione facendo valere le proprie ragioni. Ha rilevato di non poter approvare la variante per l’incertezza sull’effettiva destinazione degli alloggi ad anziani e giovani coppie.
Luca Caselli di Alleanza Nazionale ha sottolineato che la trattativa con la gente è stata determinata dalla protesta del centro-destra, mentre da parte della giunta c’era stato il tentativo di far approvare una delibera estiva con numerosi emendamenti tra cui quello di Rometta.
Nicola Caserta del Gruppo Misto ha sottolineato come alla fine i cittadini abbiano saputo comprendere la verità nonostante quelle che ha definito strumentalizzazioni da parte della destra.

Angioletto Usai dei Comunisti Italiani si è detto favorevole alla realizzazione di case popolari, approvando la soluzione trovata.
La variante è stata approvata con i voti favorevoli di Sindaco, Rifondazione Comunista, Ds, Caserta del Gruppo misto, Margherita Uniti per Sassuolo.
Contrari Udc, Forza Italia, Lega, An. Astenuto Cardone del Gruppo Misto.

La variante successiva riguardava la razionalizzazione di spazi destinati alla viabilità sulla futura rotatoria fra Pedemontana e Circonvallazione nord/est.
Si tratta, come illustrato da Giovanelli, di un esproprio formale, con accordo fra Comune e privato, per un piccolo lotto di terreno che permetterà di realizzare la rotatoria prevista dalla Provincia nell’area prossima al cimitero nuovo.
La variante è stata approvata all’unanimità.

Il punto successivo prevedeva ancora una variante relativa al progetto di riqualificazione del Parco Ducale, con la conferma dei vincoli di destinazione e riclassificazione di aree prossime al viale dei pioppi. Sono previsti da un progetto provinciale già finanziato, una pista ciclabile lungo la via costeggiata dai pioppi, un collegamento con la ciclabile provinciale del Secchia, a sua volta collegata con l’altra sponda attraverso una passerella sul fiume.
Nessuna osservazione nel dibattito, il punto è stato approvato con i voti di Sindaco, Ds, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Margherita, Cardone del Gruppo Misto. Astenuti Udc, Forza Italia, An, Lega Nord.

Il punto 7 prevedeva un ordine del giorno del Gruppo Ds relativo all’intitolazione di una strada o piazza del Comune di sassuolo a Ermanno Gorrieri.
Nato a Magreta quando era ancora in territorio sassolese, quindi concittadino a tutti gli effetti, Gorrieri partecipò alla lotta di liberazione durante la seconda guerra mondiale, all’esperienza della Repubblica di Montefiorino, di cui divenne storiografo. Fu fra i fondatori delle Acli, fra gli autori della scissione sindacale che portò,alla costituzione della Cisl. Parlamentare e ministro, fu però soprattutto uno studioso dei fenomeni sociali, dedito al sostegno dei meno abbienti, autore di alcuni testi importanti dedicati al bilancio delle famiglie. Una figura di riconosciuta centralità, di rigore morale e onestà intellettuale apprezzati da tutti.
Luca Caselli di Alleanza Nazionale ha concordato con le valutazioni sulla figura di Ermanno Gorrieri e chiesto che come in questo caso anche in altri si possa dibattere e riconoscere le ragioni degli avversari con serenità.
Massimo Benedetti dell’Udc ha espresso parere favorevole all’intitolazione, rilevando come Gorrieri fosse fra i principali fautori di una sburocratizzazione dello stato che si vorrebbe vedere applicata anche dalle forze di governo attuali.
Fulvio Bonvicini della Margherita ha giudicato Gorrieri una figura capace di andare al di là degli schieramenti e delle ideologie politiche.
Giampaolo Marchesini ha manifestato il suo apprezzamento per Gorrieri, subordinando però l’approvazione dell’intitolazione al ripristino di una via dedicata a Guido Rossa, eliminata alcuni anni fa a suo parere senza motivo.
Ruggero Cavani dei Ds ha apprezzato il dibattito al di fuori dello scontro ideologico.
Mario Cardone del Gruppo Misto e Claudia Severi di Forza Italia, apprezzando la figura di Gorrieri, hanno chiesto entrambi equilibrio nelle scelte e rispetto dell’ordine in cui le richieste di intitolazione sono state presentate, rilevando come risultino ancora non soddisfatte altre nomine approvate dal consiglio comunale, per attuale mancanza di vie.
Vari consiglieri hanno anche richiesto chiarezza sull’iter di queste richieste, se debbano passare dal consiglio comunale o piuttosto dalla Commissione toponomastica.
L’odg è stato approvato con i voti di Sindaco, Ds, Margherita, Comunisti Italiani, Cardone e Caserta del Gruppo Misto, Udc, An, Forza Italia. Contraria Rifondazione Comunista.

Il punto 8 era relativo a un ordine del giorno di Claudia Severi di Forza Italia sulla sicurezza del territorio sassolese. Documento da attualizzare in quanto risalente al 2006, ma ancora valido nei principi secondo il consigliere.
Severi ha sottolineato i problemi tuttora presenti a Sassuolo relativi all’ordine pubblico, ha chiesto nuovi provvedimenti relativi alle funzioni della Polizia Municipale, alla videosorveglianza, ha chiesto inoltre incentivi per commercianti e privati che installino deterrenti passivi agli atti criminosi, come antifurto e telecamere. Infine ha richiesto la convocazione di un tavolo della sicurezza aperto anche ai gruppi consiliari, da parte del sindaco e della giunta.
Il Sindaco Graziano Pattuzzi pur condividendo in alcune parti l’ordine del giorno ha sottolineato come dalle indagini effettuate dal Comune, aumenti in realtà la percezione dell’insicurezza mentre non aumentano gli atti criminosi. Indagini e interviste svolte presso i cittadini rilevano la crescita di una categoria di persone insicure nonostante non abbiano mai subito azioni illegali né conoscano qualcuno che ne ha subite. Resta la necessità, ha spiegato, di presidiare il territorio, ma bisogna mettere in campo anche iniziative di generale miglioramento della qualità della vita che combattano questa sensazione. I dati che la giunta presenterà in maggio dimostreranno quanto lavoro sia stato fatto e con quanti risultati. Si può dire, secondo Pattuzzi, che la situazione dell’ordine pubblico sia decisamente migliorata.
A proposito dei deterrenti, lo stesso sindaco ha rilevato come le stesse tabaccherie e farmacie, statisticamente le strutture più a rischio, non facciano più richiesta di agevolazioni per questo tipo di installazioni. Il sindaco ha anche annunciato un prossimo arrivo di otto agenti di Polizia di Stato, tre dei quali saranno Poliziotti di quartiere. Ha sottolineato la necessità di riprendere il lavoro di intesa e collegamento fra le diverse forze dell’ordine sul territorio.
Massimo Benedetti dell’Udc ha rilevato come il costo per la sicurezza in Italia sia il più alto d’Europa, considerando come agli aumenti di organico dovrebbe corrispondere anche uno snellimento burocratico capace di restituire agenti alle loro funzioni togliendoli a quelle d’ufficio.
Luca Caselli di An ha sottolineato come le richieste di nuovi agenti non risultino così pressanti oggi come lo furono ai tempi del governo di centro-destra e annunciato che da sue notizie neanche ora arriveranno agenti a integrare l’organico a Sassuolo. Ha chiesto di procedere con il nucleo di Polizia giudiziaria dei vigili, che ha giudicato positivamente. Ha inoltre chiesto un consiglio comunale aperto a Braida sui temi della sicurezza.

Giampaolo Marchesini di Rifondazione Comunista ha chiesto di considerare il tema della sicurezza in modo più ampio, anche relativamente a condizioni sul lavoro e nei cantieri. Inoltre ha chiesto di combattere duramente le ronde di privati sul territorio.
Paolo Vincenzi di Forza Italia ha sottolineato quanto sia importante, visto che si parla di percezione, che le pattuglie si mostrino sul territorio, rilevando che la presenza delle divise è il miglior deterrente contro gli atti criminosi.
Angioletto Usai ha chiesto che a migliorare siano i servizi di intelligence in modo che alla lotta contro il crimine nell’immediato corrisponda anche un lavoro investigativo per risalire alle sorgenti delle azioni malavitose e dello spaccio. Che l’attenzione sia rivolta a tutti i settori della vita sociale, non soltanto a certi quartieri o situazioni.
I gruppi consiliari si sono accordati su alcuni emendamenti all’ordine del giorno di Claudia Severi, relativi a riferimenti non più attuali vista la data di estensione del documento ormai lontana. Inoltre hanno rivisto la frase relativa al Comitato per la sicurezza, per motivi tecnici che non prevedono la facoltà di convocazione diretta da parte del Sindaco né l’ammissione dei gruppi consiliari su iniziativa dell’amministrazione sassolese.
La frase relativa perciò è stata rivista in questo modo: “Impegna il sindaco e la giunta a sollecitare e caldeggiare presso il Prefetto un Comitato per l’ordine e la sicurezza a Sassuolo con facoltà di intervento dei gruppi consiliari”.
Così emendato l’ordine del giorno è stato approvato con i voti di tutto il consiglio a parte i voti contrari di Nicola Caserta del Gruppo Misto e Angioletto Usai dei Comunisti Italiani, l’astensione di Giampaolo Marchesini di Rifondazione comunista.
















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