Chiude lo stabilimento Gaggia di Robecco sul Naviglio e per circa un centinaio sui 143 lavoratori è stata avviata la procedura di mobilità. Lo ha reso noto la dirigenza della Saeco di Gaggio Montano nel bolognese a cui fa capo l’azienda milanese.
La produzione delle macchine manuali nello stabilimento milanese – ha precisato la direzione aziendale – non è più sostenibile rispetto alla concorrenza, mentre le macchine automatiche troveranno la loro collocazione nello stabilimento sull’appennino bolognese. Nell’area di Robecco verrà mantenuta la divisione commerciale.
Immediata la reazione dei sindacati bolognesi. La Fim per bocca del suo segretario Stefano Bellaria ha chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con l’amministratore delegato della Saeco e proposto a sindacati metalmeccanici ed alla Rsu uno sciopero a sostegno dei colleghi milanesi.
Da parte sua Bruno Papignani, segretario della Fiom di Bologna ha chiesto un incontro con tutte le realtà del gruppo Saeco che ha punti produttivi anche a Montese (Modena), Bergamo, in Romania ed anche in Cina, per ‘confrontarsi in modo collegiale sui problemi alla base di questa scelta che rafforza la nostra preoccupazione sull’andamento dell’intero gruppo’.
