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San Lazzaro: presentazione del libro ‘Poesie dalle scuole’

Il diritto alla dignità, le difficoltà dell’integrazione, le gioie di un’amicizia, raccontati in versi da ragazze e ragazzi disabili delle scuole superiori di tutta Italia. Lunedì 19 marzo alle ore 17.30, presso la Sala di Città del Palazzo Comunale (via Emilia 96), il Comune di San Lazzaro di Savena – Assessorato alla Qualità culturale -, in collaborazione con la sezione di Bologna della Uildm (Unione per la lotta alla Distrofia Muscolare) presenta il volume “Poesie dalle Scuole”, edito da Alberto Perdisa.


All’incontro, in cui sarà presente Mariangela Bastico, viceministro all’Istruzione, e che sarà condotto dalla giornalista Paola Rubbi, parteciperanno Giovanna Cantoni, curatrice del libro; Vittorio Capecchi, docente dell’Università di Bologna; Marco Macciantelli, sindaco del Comune di San Lazzaro di Savena; Marco Pondrelli, assessore alla Qualità culturale del Comune di San Lazzaro; e Roberto Alvisi, presidente della Uildm di Bologna. La lettura scenica di una selezione delle poesie sarà affidata a Lea Cirianni e Alvaro Maccioni della compagnia Teatro dell’Argine. L’ingresso è libero (sala accessibile).

Giovanna Cantoni è stata ispettrice scolastica, assessore al Comune di San Lazzaro di Savena, docente in corsi universitari e membro dell’Osservatorio del Ministero della Pubblica Istruzione per l’integrazione dei disabili. Nel libro “Poesie dalle Scuole”, pubblicato su consiglio di Roberto Alvisi che nelle poesie ha colto un importante strumento di stimolo e di coinvolgimento sui temi della disabilità e dell’integrazione, Giovanna Cantoni ha deciso di mettere a disposizione di tutti il piccolo patrimonio accumulato in tanti anni di servizio nelle scuole italiane: sono le poesie delle ragazze e dei ragazzi degli istituti professionali che hanno in comune il loro essere “diversi”.

Poesie scritte per ridere sugli amori desiderati e mai nati, per chiedere amicizia e comprensione, per raccontare la propria condizione con profonda disperazione e impressionante naturalezza, per chiedere pari opportunità anche per se stessi.

“Scrivere poesie in questi tempi, a scuola, è un segnale positivo, un messaggio di speranza in un mondo meno feroce e meno alieno – dice la curatrice -. Questi ragazzi lo hanno fatto quando nessuno glielo ha chiesto o insegnato, e nel rivelare che anche chi cresce può vivere la scoperta della diversità, vogliono rammentarci che la dignità non è un dono, ma un diritto”.

“La diversità dell’altro può essere investita da aggressività o pietismo – scrive il professor Andrea Canevaro nella presentazione del libro -. Questo, però, per fortuna non è sempre vero. Ce lo dice Giovana Canoni. Non ce lo dice lei direttamente, che sarebbe già un bel modo di incoraggiarci. Fa di più: ce lo dimostra con questo libro di poesie”.
















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