Serata di premiazioni e riconoscimenti in consiglio comunale a Sassuolo, ma non sono mancati altri importanti spunti di dibattito nella seduta di mercoledì 14 marzo, a partire dalla prima interrogazione rivolta dal gruppo di Alleanza Nazionale all’assessore Sandro Morini e riguardante le limitazioni alla circolazione nella zona dello stadio Ricci durante le partite del Sassuolo calcio.
I consiglieri, per voce di Luca Caselli, hanno chiesto di sapere perché il divieto di circolazione duri per sei ore senza soluzione di continuità e perché non venga sospeso durante la gara ma soprattutto si chiedono perchè a farne le spese debbano essere maggiormente i residenti di Via Mazzini, Piazza Risorgimento e del quartiere “Ex Edilcarani”. Una situazione paradossale secondo i consiglieri visto che “il Sassuolo Calcio gioca il campionato di serie C1 e che in altri stadi, anche molto vicini come il Braglia, in campionati superiori detti divieti non esistono”.
L’assessore Morini a illustrato le normative in base alla quale è stato necessario prendere i provvedimenti: la normativa sulla sicurezza che prevede un’area di servizio libera e scoperta nella zona di accesso allo stadio; il decreto Pisanu che identifica una zona di pre-filtraggio integrando la prescrizione.
Secondo Morini però non ci sono impedimenti per l’accesso e la circolazione dei residenti: su piazza Risorgimento e su via Mazzini fra la piazza e viale Gramsci non esistono passi carrai privati mentre i residenti di via Repubblica (un unico accesso) nel tratto far via Mazzini e via del Pretorio possono uscire da via Repubblica e accedere da via del Pretorio: la deroga per i residenti di via Fossetta – in area tifosi locali – opera esclusivamente per consentire l’accesso alla medesima via ( a senso unico) utilizzando la corsia preferenziale bus davanti al fabbricato del bar Luana. Una deroga per il parcheggio del Somada e delle altre abitazioni nel tratto di via Mazzini fra Piazza Risorgimento e il civico 148 non è possibile in quanto si trovano all’interno dell’area dei tifosi ospiti e quindi nell’area più ‘a rischio’ per la sicurezza.
La stessa autorità di P.S. ha deciso di effettuare una separazione fisica che coinvolge anche i pedoni sulla via Mazzini e sulla via Repubblica. Morini ha anche spiegato che i tempi di applicazione dei provvedimento sono stati ridotti al minimo previsto dalla normativa.
Luca Caselli si è dichiarato insoddisfatto della risposta.
Dopo i momenti di premiazione ampio spazio è stato riservato alla comunicazione del sindaco per la presentazione dell’attività del Corpo Unico di Polizia municipale dei Comuni del distretto ceramico.
Una realtà nata nel 2004 e che ha già dato buoni risultati sia nell’attività di presidio dell’intero territorio che nelle economie di spesa derivanti dalla gestione comune. Oggi il Corpo Unico, ha spiegato il sindaco Pattuzzi, ha un autentico ruolo di cerniera fra l’amministrazione e i cittadini.
Gli obiettivi di questi primi anni di attività sono stati rivolti soprattutto alla formazione e specializzazione del corpo: sono state omogeneizzate le modalità di intervento, orari, svolgimento dell’attività nell’intero comprensorio.
E’ stato attivato un turno di notte comprensoriale (oltre a quello sempre presente a Sassuolo); è stato attivato un Ufficio sanzioni unico (esternalizzato, così da liberare agenti per le attività sul campo sottraendoli alle verbalizzazioni); è stato approvato e adottato il regolamento intercomunale del corpo, che disciplina ogni aspetto, comprese le dotazioni di armi e strumenti di difesa); è stata attivata l’attività di fotosegnalazione.
Fra i numeri relativi agli interventi svolti sul territorio nel 2006 vanno ricordati 58 controlli sui Phone center; il lungo lavoro per far rispettare la normativa sulle antenne paraboliche (da mettere sul tetto e non sui balconi); 66 controlli su appartamenti della zona di via Adda e via Circonvallazione 189, con 19 chiusure con ordinanza del sindaco relativa alle condizioni igieniche insufficienti; oltre 530’ ore di attività di ordine pubblico; 65 denunce in attività di polizia giudiziaria, 390 interventi su incidenti stradali. E poi controlli sui trasporti e sui cantieri.
Il corpo ha nuovi obiettivi per il 2007, come ricordato dal sindaco: il primo e più importante è il rilancio e il rafforzamento della “polizia di prossimità”, come viene denominato oggi il vigile di quartiere. Sono state individuate quattro aree divise a loro volta in sub-aree in modo che periodicamente tutte le parti del territorio vengano visitate e controllate, anche con l’aiuto dei volontari per la sicurezza.
Si lavora al potenziamento del nucleo di polizia giudiziaria, si continua nella politica di crescita professionale e dove possibile numerica del corpo.
Infine altro grande obiettivo ormai prossimo è la nuova centrale operativa, finanziata dalla Regione che si doterà di strumenti di radio-localizzazione dei veicoli sul territorio dei quattro Comuni. Infine verrà creato un nucleo speciale di polizia giudiziaria per i minori e le donne che hanno subito violenze.
Il dibattito sull’attività del Corpo Unico non è mancato.
Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto ha preso atto delle aumentate competenze e facoltà degli agenti comprensoriali, incitando a fare ancora di più.
Antonio Caselli di Apd ha constatato i progressi fatti nell’integrazione fra attività di prevenzione in favore della sicurezza sulle strade e opere urbanistiche in grado di favorirla. Ha chiesto che il corpo dia maggior senso di equità di trattamento e di cura della città anche nei particolari (decoro sulle strade, regole di convivenza civile).
Mario Cardone del Gruppo misto ha rilevato aumenti di contravvenzioni in periodi definiti dell’anno (Natale) e ne ha chiesto il motivo. Ha richiesto attenzione al comportamento rispettoso nei confronti dei cittadini in ogni occasione.
Luca Caselli di Alleanza Nazionale ha ricordato che la priorità cittadina rimane la sicurezza, a Braida e non solo. Ha chiesto che venga attivato sollecitamente l’ufficio di polizia giudiziaria e ha chiesto maggiore operatività degli agenti in questo campo, dalla possibilità di arresto alla dotazione di mezzi deterrenti di attività criminose. C’è bisogno di segnali forti, ha concluso.
Gian Francesco Menani della Lega Nord ha chiesto se davvero il Corpo Unico abbia portato vantaggi economici a tutti i Comuni e ha domandato lumi sulle spese per determinati servizi, quali il notturno o il controllo allo stadio. Inoltre ha richiesto più controllo sulla Ztl e attenzione costante sui Phone center.
Anche Claudia Severi di Forza Italia si è chiesta quale sia il valore aggiunto fornito dal corpo unico alla città di Sassuolo. Ha chiesto che l’organizzazione comprensoriale non tolga in alcun modo forze per il presidio della nostra città. Ha inoltre domandato lumi sulla videosorveglianza e sul suo reale utilizzo e chiesto inasprimenti nei controlli sulle polizze auto contraffatte.
Massimo Benedetti dell’Udc ha rilevato che molte ore di attività sono impiegate nel servizio scolastico e chiesto se non si potrebbero dirottare più volontari e ausiliari in questo ruolo lasciando agli agenti compiti più impegnativi.
Mario Vecchi per i Ds ha chiesto controlli sul decoro del territorio cittadino e si è compiaciuto del potenziamento dell’attività di prossimità, non come inasprimento di sanzioni anche nelle zone periferiche ma per la necessità di sentire una presenza rassicurante da parte dei cittadini.
Al punto successivo è stata presentata la proposta di adozione del nuovo statuto per la Scuola regionale di Polizia locale, con trasformazione da srl a fondazione.
Nata per iniziativa del Comune di Modena e poi sostenuta da molti altri enti e realtà, tra cui il Comune di Sassuolo che vi partecipa all’1 per cento (mille azioni per mille euro di capitale) la scuola ha avuto nel passato un importante ruolo formativo, non solo per la nostra provincia.
L’evoluzione ha fatto preferire la creazione di una fondazione in luogo di una srl, anche in seguito a modifiche normative che impediscono a una società di capitale di questo tipo di svolgere servizi aperti anche a realtà esterne, non associate. Per poter svolgere appieno la sua attività e anche per semplificare la raccolta di finanziamenti e sostegni, la proposta, già approvata in diversi Comuni e enti partecipanti, è quella di trasformazione in fondazione, che è stata messa ai voti nel consiglio comunale sassolese registrando il favore del sindaco, dei Ds, del Gruppo misto, dei Comunisti italiani, della Margherita Uniti per Sassuolo, di Apd e della Lega.
Astenuti Rifondazione Comunista, Alleanza nazionale, Udc, Forza Italia.
Al punto successivo si è chiesta l’approvazione di un appello rivolto dalla giunta al parlamento italiano e ai Comuni di maggiori dimensioni per una sollecita approvazione della nuova legge sulle polizie locali. Un disegno di legge che ha già trovato ampia condivisione e prevede fra l’altro maggior dignità per l’attività di polizia giudiziaria, con estensioni delle competenze e dei poteri quali l’accesso ai dati del Pubblico registro automobilistico e agli archivi nel caso di fotosegnalati.
L’appello è stato votato da tutti i consiglieri presenti, eccetto Giampaolo Marchesini di Rifondazione Comunista che ha dichiarato di non partecipare al voto.