La macellazione di animali secondo i riti religiosi ebraico e mussulmano, che non prevede il precedente stordimento dell’animale, è al centro di un’interrogazione di Daniela Guerra, capogruppo dei Verdi.
Nel suo documento la consigliera ricorda che alcuni macelli pubblici sono stati autorizzati a praticare quel tipo di macellazione con modalità controllate e alla presenza di veterinari, e tuttavia “manifesta la preoccupazione che buona parte di tale attività venga svolta al di fuori dei circuiti legali di macellazione”.
Poiché il decreto ministeriale dell’11 giugno del 1980, “Autorizzazione alla macellazione degli animali secondo i riti religioso ebraico e islamico”, detta norme molto precise che regolano l’attività di macellazione e proteggono gli animali durante tale pratica ed inoltre esiste un sistema di controllo di competenza regionale, l’esponente dei verdi chiede quindi alla Giunta: quante e quali siano le strutture autorizzate in Regione alla macellazione senza stordimento secondo i riti islamico ed ebraico; quali iniziative siano state intraprese per sensibilizzare le comunità musulmane ed ebraiche per far convergere le macellazioni presso strutture organizzate e quali siano le attività di controllo attivate per evitare che tali pratiche vengano espletate clandestinamente con rischi per la salute del consumatore e maltrattamento degli animali macellati.
