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Un patto per lo sviluppo sostenibile dell’Appennino

Attivare forme stabili di collaborazione per favorire lo sviluppo locale nel settore del turismo, la promozione del territorio e la conservazione della natura. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che verrà firmato venerdì 16 febbraio (ore 20.30 – complesso turistico “Le Boccede” – Bedogno di Villa Minozzo – RE) dai presidenti del Parco regionale dell’Alto Appennino modenese (Parco del Frignano), Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e Parco regionale delle Valli del Parma e del Cedra (Parco dei Cento Laghi).


“Si tratta di un accordo importante – dichiara Luciana Mattei, presidente del Parco regionale dell’Alto Appennino modenese – perché il crinale appenninico costituisce un naturale corridoio ecologico per numerose specie animali e vegetali, con problematiche legate alla conservazioni della natura che devono essere affrontate su aree più vaste rispetto ai limiti amministrativi provinciali e regionali”.

“E’ un passaggio importante – aggiunge Agostino Maggiali, presidente del Parco dei Cento Laghi – perché con questo accordo viene riaffermata la volontà del nuovo Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano di fare sistema con gli altri parchi della regione per valorizzare un territorio che presenta caratteristiche unitarie”.

Il protocollo d’intesa fra i tre parchi permetterà la realizzazione di azioni comuni sulla conservazione della natura e della biodiversità (con un servizio unico per la gestione faunistica), sulla definizione di progetti per la salvaguardia di razze animali autoctone, sulla promozione delle produzioni agro-alimentari locali e sull’utilizzo di strumenti per promuovere il turismo (partecipazione a fiere e manifestazioni, produzione di materiali cartacei e digitali, visite d’istruzione per giornalisti e insegnanti). L’accordo consentirà inoltre di agire uniti sulla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio appenninico tosco-emiliano (attraverso attività di ricerca e organizzazione di eventi, realizzazioni di itinerari turistici e di percorsi interprovinciali in bicicletta, a cavallo, sugli sci), di candidarsi alla presentazione di idee, progetti e azioni per le iniziative comunitarie, nazionali e regionali a favore delle aree protette, di gestire il territorio attraverso il coordinamento degli strumenti di tutela.

Notevole sarà anche la possibilità di condividere le risorse forestali, in vista di un potenziamento della conservazione e della valorizzazione dei prodotti secondari (funghi e prodotti del sottobosco) e di più efficaci iniziative per lo sviluppo sostenibile, si pensi all’uso delle biomasse per la produzione di energia.

In passato i parchi regionali del Frignano e dei Cento Laghi hanno già collaborato positivamente, ottenendo risultati importanti, nell’ambito di alcuni progetti finanziati dall’iniziativa comunitaria Life e dal programma Ape (Appennino Parco d’Europa).

“La definizione di progetti comuni tra più territori – aggiunge Luciana Mattei – costituirà sempre più un fattore fondamentale per concorrere a finanziamenti nazionali e comunitari. Per questo stiamo pensando di ampliare la collaborazione anche ad altri parchi compresi nell’area delle Alpi Apuane e del Mar Ligure”.
















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