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Fiorano: rassegna di prosa dialettale al Teatro Astoria

Inizia mercoledì 7 febbraio 2007, alle ore 21, la seconda rassegna di prosa dialettale organizzata al Teatro Astoria di Fiorano Modenese da Tirteatro e dall’Amministrazione Comunale.

Ad aprire la rassegna, articolata in quattro appuntamenti, è la compagnia Gli Artristi con “La Fameja Zanarein”, commedia brillante in due atti nella quale tutto ha inizio quando Walter, impiegato di fiducia del padrone di casa, rivela al suo datore di lavoro (Francesco Zanarini), i suoi propositi e le sue pretese. Come in un vorticoso ciclone nulla e nessuno viene risparmiato, tutti sono coinvolti e tutto si confonde, tutto cambia o si scambia…

Mercoledì 14 febbraio sarà La Vintarola a presentare “L’amor eteren l’esist… pchee ch’al dura minga”, tratto da Nina di André Roussin. Solo un francese può trattare le corna con tanta soave leggerezza. Il marito tradito, pasticcione e dalla salute malferma; l’amante snob ed annoiato; la moglie infaticabile tiranna di entrambi, costituiscono il più divertente Triangolo che si possa immaginare. In bilico tra farsa e tragedia, si snoda, sotto i nostri occhi, una vicenda sempre sull’orlo della catastrofe incombente.

Venerdì 2 marzo la Compagnia La Maschera interpreta “Mariuneti sensa fil”, commedia brillante in tre atti di Augusto Celati. Il protagonista della vicenda, un incallito commediografo di nome Alfredo, decide di scrivere l’opera che lo innalzerà sull’Olimpo degli autori servendosi di personaggi “dal vivo” come la cugina Dina e il marito, nonché della famiglia e dei loro vicini di casa. Attizzando vecchie gelosie ormai sopite e scoprendo alcuni segreti
che garantivano il quieto vivere di queste due famiglie, Alfredo
arricchisce il suo canovaccio di colpi di scena. Naturalmente, intorno gravitano alcune figure, tra le quali, ahimè, vi è quella della suocera, il cui compito “istituzionale” si sa, è quello di tutelare i propri figli.

La rassegna si conclude il 21 marzo con la Compagnia La Querza ed Ganazè e il testo di Luigi Mussini “Mo’ che fat mulein”, nel quale Prospero e Teresa sono felicemente sposati da qualche anno, quando un “uragano” si abbatte sul loro matrimonio e li costringe a vivere separati. Non facilitano certo la riconciliazione una suocera impicciona, una serva tutto pepe, amici di famiglia.

L’ingresso agli spettacoli costa 7 €, ridotto 5 € per gli abbonati della stagione teatrale, under 25 anni, under 29 possessori di tessera Young, over 60 anni.
Informazioni al n. 0536.1840114

















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