Dal 15 gennaio scorso, la Clinica Dermatologica del Policlinico di Modena svolge le proprie prestazioni di chirurgia ambulatoriale in nuovi, più accoglienti locali situati al terzo piano della struttura, cui si accede dall’ingresso 3.
Il trasferimento delle suddette attività è stato suggerito dalla volontà di potenziare e sviluppa-re le competenze e le prestazioni specialistiche offerte alla popolazione, realizzando altresì percorsi diagnostico-terapeutici, dove ambienti moderni e attrezzature all’avanguardia con-tribuiscono a valorizzare adeguatamente le eccellenze presenti nella Struttura Complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. In particolare, l’importante percorso diagnostico-terapeutico dei tumori della pelle trova nella vicinanza tra gli ambulatori dello screening e quelli chirurgici un’innegabile punto di sinergia, che favorisce un servizio di sempre maggiore qualità nell’interesse dei malati e, più in generale, dei cittadini.
Da febbraio, inoltre, i nuovi ambulatori accoglieranno anche quelle attività di chirurgia multi-disciplinare, rese dalla Struttura Complessa di Dermatologia e dalla Struttura Semplice di Chirurgia plastica e ricostruttiva, a completamento terapeutico del percorso centrato sull’ambulatorio delle ferite difficili degli arti Inferiori.
“Occorre ricordare – ha detto il professor Alberto Giannetti, direttore della Struttura Com-plessa di Dermatologia – che, secondo l’OMS, i principali tumori della pelle, carcinomi e me-lanomi, sono in costante aumento nella popolazione occidentale, compresa quella italiana e modenese. All’origine di questo fenomeno sono da considerare l’invecchiamento della popo-lazione e gli stili di vita. Lo scorso anno al Policlinico sono stati operati 120 nuovi casi di me-lanoma e circa 1400 carcinomi. L’attività di screening delle lesioni pigmentate ha comportato esami clinico – strumentali su oltre 3000 pazienti, che si sono rivolti alla nostra struttura. Il la-voro chirurgico è imponente: sono circa 500 le persone in attesa di intervento che contiamo, attraverso un piano speciale concordato con la Direzione sanitaria, di poter soddisfare entro il 2007”.