Una “nuova” Provincia, che riacquista un ruolo pieno di coordinamento e di indirizzo sulle politiche di area vasta, senza sovrapposizioni rispetto alle competenze della Regione, dei Comuni o delle forme associative di enti locali quali le Unioni dei Comuni.
E’ quanto prevede la nuova Carta delle Autonomie in base al disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei Ministri una settimana fa, e destinato ad arrivare in tempi rapidi all’analisi della Conferenza Stato-regioni e, poi, del Parlamento.
Una Provincia “che rafforza il proprio ruolo in alcuni settori, dalle politiche sanitarie ai trasporti, dal lavoro alla gestione del territorio, dall’istruzione alla promozione e turismo, lasciando ai Comuni la gestione dei servizi più vicini ai cittadini” ha sintetizzato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, intervenendo al convegno “Un cantiere per le autonomie», che si è svolto venerdì 26 gennaio al Baluardo della Cittadella a Modena.
Il convegno, organizzato dalle Province di Modena e Reggio Emilia, ha aperto una discussione sul processo di riforma delle autonomie locali avviato dal governo. “Un processo atteso da tempo e necessario per disegnare uno Stato più moderno, efficiente e vicino alle esigenze dei cittadini. Ridurre i costi della politica si può e si deve fare – ha concluso Sabattini – eliminando sprechi e sovrapposizioni e non, come ha proposto qualcuno, eliminando le Province, perché questo indebolirebbe il tessuto della democrazia”.
La nuova Provincia, quindi, dovrà avere un ruolo chiaro recuperando spazi di autonomia rispetto ai Comuni – “ad esempio in materia di urbanistica”, come ha osservato Mario Rey, docente di Scienza delle finanze a Torino – alle Regioni e agli altri enti associativi, agenzie e apparati “rispetto ai quali – ha spiegato Gian Candido De Martin della Luiss di Roma – si sono creati una confusione istituzionale ed evidenti aumenti di spesa”.
“La conferma delle Province – ha aggiunto Francesco Merloni, docente di Diritto amministrativo a Perugia – si deve fondare su una rinnovata capacità contribuire a una vera semplificazione del sistema amministrativo”.
“Il sistema delle autonomie locali è a una svolta importante – ha concluso Alessandro Pajno, sottosegretario agli Interni che ha disegnato la Carta delle Autonomie – e la Provincia di Modena, con il monitoraggio delle funzioni fatto in questi mesi, offre un contributo importante per il decreto delegato che deve essere scritto”.