mercoledì, 11 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomePoliticaRumeni e Bulgari nella UE, Leoni (FI): 'Rischi per la sicurezza'





Rumeni e Bulgari nella UE, Leoni (FI): ‘Rischi per la sicurezza’

L’ingresso in Italia di oltre 60.000 persone ogni anno provenienti da Romania e Bulgaria sarebbe difficilmente sopportabile per il tessuto economico e sociale e lavorativo dell’Italia, in generale, e della Regione Emilia Romagna in particolare, dal momento che la presenza sul territorio di decine di migliaia di nuovi immigrati potrebbe creare enormi sacche di degrado sociale e illegalità, generando gravi problemi di ordine pubblico”.


Lo scrive il Consigliere regionale Forza Italia Andrea Leoni, in una interrogazione rivolta alla Giunta, per sapere se la Regione confermi che saranno circa 60.000 le persone provenienti dalla Bulgaria e dalla Romania che entreranno nel nostro paese e, soprattutto, quanti di questi, secondo le stime, giungeranno in Emilia Romagna.

L’esponente azzurro, in particolare, domanda: quali azioni abbia posto o intenda porre in essere l’amministrazione regionale al fine di fronteggiare e gestire l’arrivo di migliaia di persone provenienti da questi due Paesi; a quanto ammonti e chi pagherà la spesa prevista per garantire loro l’assistenza sociale e sanitaria e se a fronte dell’arrivo di nuovi immigrati da Romania e Bulgaria sia prevista l’apertura e/o il potenziamento di campi nomadi (secondo Leoni “molti cittadini rumeni e bulgari presenti in Italia vivono attualmente in campi nomadi”) e, in caso affermativo, quale sarà l’importo economico previsto per il potenziamento di questi campi.

Il Consigliere Leoni, infine, visto che il sindacato Sap della Polizia di Stato ha affermato che tra questi nuovi ingressi e i tagli della finanziaria operati dal governo Prodi nei confronti delle Forze dell’Ordine, “la Polizia di Stato rischierà di dover alzare bandiera bianca e di non poter tutelare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, italiani o stranieri che siano”, chiede alla Regione se e quali azioni intenda porre in essere nei confronti del governo Prodi per sollecitare misure come la moratoria, adottate anche da altri Paesi europei, al fine di limitare la circolazione di rumeni e bulgari.

















Ultime notizie