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Sassuolo: il Sindaco risponde a Cgil e Cisl

“Che questo fosse un bilancio non facile, per le scelte che abbiamo compiuto, e che proprio per questo fosse necessario un confronto diretto e schietto con le parti sociali, lo sappiamo bene noi come lo sanno i sindacati: tanto che negli incontri avuti con loro nelle settimane precedenti l’approvazione ci siamo dichiarati disponibili a confrontarci con le loro posizioni e a recepire, laddove fosse possibile, le loro richieste. E questo è stato fatto”.

Così il sindaco Patuzzi in risposta alle accuse di Cgil e Cisl di avere ignorato le loro richieste.

“La decisione di esentare dall’Irpef i redditi fino a 15mila euro – continua Patuzzi – è stata una risposta alle loro richieste. Negli incontri di novembre infatti i sindacati ci avevano chiesto di prevedere una fascia di reddito al di sotto della quale i contribuenti potevano essere esentati. Non avevano indicato, nelle loro richieste, quale dovesse essere il limite massimo. Ci siamo detti disponibili a farlo, rivedendo questa parte del bilancio, mantenendo tuttavia l’impegno a non aumentare le tariffe dei servizi a domanda individuale e a non tagliare i servizi sociali previsti nel 2007. Abbiamo mantenuto il nostro impegno, salvo poi leggere sui giornali che le richieste dei sindacati erano altre, peraltro non espresse negli incontri”.

“Ma credo sia necessario – spiega il sindaco entrare più nel dettaglio per chiarire alcuni dettagli della manovra che nelle dichiarazioni dei sindacati vengono interpretati in modo non corretto.
Con questo bilancio il Comune ha approvato una manovra equilibrata. Esentare dall’addizionale irpef i redditi fino a 15.000 € ha significato esentare il 25% dei contribuenti. Il tutto in linea con le politiche fiscali e tributarie impostate da inizio legislatura.
Con il bilancio 2007/2009 infatti viene ridotta l’addizionale al 25% dei redditi: nel 2006 chi percepisce la pensione minima e i lavoratori precari pagavano l’1 per mille e nel 2007 non pagheranno alcuna addizionale. Per quanto riguarda le famiglie, nel bilancio restano invariate le rette di tutti i servizi a domanda individuale con l’obiettivo di non pesare ulteriormente su di loro. Si tratta delle rette più basse del distretto, concordate proprio con i sindacati. Ancora: le famiglie sono state agevolate introducendo un’aliquota ICI al 4 per mille per sostenere i proprietari che danno in concessione la seconda casa a parenti fino al 2° grado di parentela.
Passiamo agli impegni in ambito sociale, che i sindacati ci accusano di avere tagliato con la manovra 2007: sono garantiti i fondi sociali richiesti dai sindacati e già attivi dal 2006: 100.000 € per il fondo destinato a sostenere le famiglie in forte disagio lavorativo, 100.000 € per gli sgravi sulla tassa rifiuti ai redditi isee fino a 9.000 €, 168.000 € euro aggiuntivi ai fondi regionali sul fondo per gli affitti.
Ancora sul sociale: nel 2006 è stata attivata l’agenzia casa con il compito di reperire alloggi, anche questa in accordo con i sindacati, ed è in corso la costituzione dell’azienda ASP per la gestione dei servizi alla persona nella direzione auspicata dai sindacati stessi”.
















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