Al prof. Dario Sonetti, docente di Biologia e Neurobiologia Comparata dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, da anni impegnato in attività e ricerche per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, è stato conferito il premio “Un bosco per Kyoto” riconoscimento per i suoi studi e la sua attività per la salvaguardia degli ecosistemi forestali e della biodiversità nei Paesi in via di sviluppo.
“Un Bosco per Kyoto”, titolo del premio riconosciuto nell’ambito dell’omonima campagna internazionale sull’educazione alla difesa delle foreste e sulla diffusione delle informazioni sul Protocollo di Kyoto, condotta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stato riconosciuto, al prof. Dario Sonetti, docente di Biologia e Neurobiologia Comparata presso la Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia.
La cerimonia di conclusione della campagna, durante la quale sono stati consegnati i premi a coloro che, come il prof. Dario Sonetti, si sono distinti nell’impegno attivo per l’ambiente, ha visto la sua sede prestigiosa presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma, lo scorso venerdì 15 dicembre 2006, alla presenza, fra le altre autorità, del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare on. Alfonso Pecoraro Scanio e del Ministro della Giustizia Clemente Mastella.
Nella motivazione del conferimento del premio è stato sottolineato l’impegno costante del docente modenese nella difesa dell’ambiente naturale.
Nel suo breve intervento il prof. Dario Sonetti ha sottolineato l’innovatività degli interventi di cooperazione per la salvaguardia degli ecosistemi forestali e della biodiversità nei Paesi in via di Sviluppo che Modena sta portando avanti con un’azione di sistema che vede coinvolte l’Università, la Provincia e l’associazionismo locale.
In Costa Rica ad esempio, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha attivato, tramite il docente, una convenzione che vede come interlocutore diretto il prestigioso Istituto Nazionale di Biodiversità del Paese centro americano, presso il quale diversi studenti delle Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie e del Corso di laurea in Scienze Naturali dell’Ateneo hanno già trascorso periodi per stage e raccolto dati sul campo per la preparazione delle tesi di laurea.
Il biologo modenese non si è solo distinto sul piano della ricerca, ma si occupa anche con un’intensa attività di coordinare il settore di intervento per la cooperazione internazionale di “Foreste per Sempre” delle Guardie Ecologiche Volontarie (Gev) della Provincia di Modena, proteggendo o rigenerando aree di foresta tropicale in collaborazione e a sostegno delle popolazioni indigene attraverso un calcolo di impatto ambientale delle nostre attività produttive in termini di emissioni di gas a effetto serra trasformandole in fonte di finanziamento per la conservazione e lo sviluppo sostenibile.
La Regione Emilia Romagna ha recentemente riconosciuto questa attività presentandola come esempio di buona pratica nella sua Vetrina della Sostenibilità.