In merito alle indagini sul delitto del noto finanziere Gianmario Roveraro, trovato assassinato nel luglio scorso sotto un vecchio viadotto dell’autostrada Parma-La Spezia, Fabio Filippi, del gruppo di Forza Italia, ha presentato un’interrogazione per sapere se la Giunta regionale sia a conoscenza del fatto che vi sarebbero coinvolte in qualità di testimoni, e di investitori che avrebbero perso i loro capitali, “alcune personalità emiliano-romagnole in particolare legate al mondo della politica di sinistra e della cooperazione”.
Il consigliere vuole sapere dall’esecutivo di viale Aldo Moro se conosca i nomi di tali personalità – o almeno di quelle che “intrattengono legami con la Regione Emilia-Romagna” – e se il “superteste” (che secondo notizie di stampa avrebbe partecipato alla costituzione di una società di consulenze assieme al finanziere assassinato e al suo socio di Parma), operi, in qualità di dipendente o collaboratore, con un consorzio finanziario cooperativo di primaria importanza e aderente a Legacoop, come risulterebbe dal sito web dello stesso consorzio.
Infine Filippi chiede se, tra coloro che avevano affidato capitali a Roveraro e al suo socio, figurino persone, enti, imprese, cooperative che intrattengano rapporti con la Regione o ne abbiano ottenuto finanziamenti.
