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‘I numeri dell’Emilia Romagna’ una regione che ringiovanisce

Quanti sono i residenti in tutta la regione. Quanti i comuni, e qual รจ la superficie comunale media. Il numero degli stranieri, e la loro incidenza sulla popolazione residente. A quanto ammonta il parco veicolare, provincia per provincia. Ancora, il numero degli studenti emiliano-romagnoli, e il tasso di scolarizzazione nelle scuole superiori; la situazione economica delle famiglie, i numeri relativi alle imprese e alle esportazioni.

Per la prima volta, una selezione dei numeri dell’Emilia-Romagna – dal territorio all’ambiente, dalla demografia alla societร , dalle politiche sociali all’economia, alla pubblica amministrazione – viene raccolta e stampata in un’unica pubblicazione. S’intitola “I numeri dell’Emilia-Romagna”, รจ stata realizzata dall’ufficio di Statistica della Regione nell’ambito della collana “Quaderni di statistica” ed edita (in tutto, un migliaio di copie) da Clueb. Due gli obiettivi: divulgare uno strumento utile per la ricerca e l’utilizzo dei dati e, al tempo stesso, accompagnare l’aggiornamento del Documento di politica economico-finanziaria della Regione. In tutto cento pagine, divise per argomento e contrassegnate da un colore diverso; tabelle, grafici e mappe (fonti: Istat, Inail, ministero della Pubblica Istruzione, Unioncamere, Arpa, Regione Emilia-Romagna) sono accompagnati da brevi note esplicative.

“In base ai dati, รจ appropriato parlare di una vera e propria ‘primavera demografica’ per l’Emilia-Romagna, legata soprattutto alla forte presenza di immigrati” ha ricordato stamani, durante la presentazione del volume, il vicepresidente della Regione e assessore alle Finanze Flavio Delbono. Dal dato demografico a quello economico: in Emilia-Romagna “c’รจ un’impresa ogni quattro famiglie, e la nostra manovra di bilancio va in questa direzione, senza creare contrapposizioni – ha concluso Delbono – : da una parte potenziamo il sostegno alla parte piรน vulnerabile del welfare familiare, e cioรจ la non autosufficienza; dall’altro continuiamo a considerare prioritร  per la crescita economica l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo”.

Qualche dato: al 31 dicembre 2005, la popolazione emiliano-romagnola risultava composta da 4.187.544 residenti, con un incremento di 36mila unitร  rispetto al 2004 (fonte RER, Rilevazione della popolazione residente, 1996-2005); nell’ultimo decennio รจ cresciuta di 250mila unitร . In prospettiva futura, nel 2022 gli emiliano-romagnoli residenti potrebbero raggiungere quota 4,7 milioni; una previsione, questa, che si colloca tra due scenari estremi: uno “alto”, in cui si prolunga l’attuale fase espansiva fino al superamento dei 5 milioni di residenti, e uno “basso”, in cui viene ipotizzato un ridimensionamento della crescita fino a raggiungere i 4,5 milioni. Il 51,4% della popolazione รจ costituto da donne. Il rapporto cambia con l’aumentare delle etร : prevalgono i maschi tra i giovanissimi e, gradualmente, diminuiscono con il crescere degli anni. Fino ad arrivare agli ultra 80enni, dove c’รจ un uomo ogni due donne. Per quanto riguarda la struttura della popolazione, si assiste a un’accentuazione delle classi “estreme”: la fascia 0-14 anni รจ passata da un 10,9% sul totale del 1996 all’11,4% del 2000, fino al 12,5% del 2005; i 65enni e over (che rappresentavano il 21,5% degli emiliano-romagnoli nel ’96) sono diventati il 22,2% nel 2000 e 22,7% nel 2005. Si รจ “contratta” invece la fascia 15-39 anni: dal 32,9% del 2000 al 30,8% dello scorso anno.

Aumentano dunque i giovanissimi; e difatti l’Emilia-Romagna, nota per essere una regione “anziana”, negli ultimi anni grazie all’apporto degli immigrati e a una ripresa della natalitร  non solo cresce, ma sta “ringiovanendo”. Lo scorso anno sono nati 38mila bambini; dal 2000 al 2005, l’incremento complessivo delle nascite รจ del 13% (pari a 4500 bambini). E i bebรจ con almeno un genitore straniero sono piรน di uno su cinque. Aumentano le nascite, ma diminuiscono i matrimoni: oltre il 20% in meno in quindici anni. Infine, un dato sull’istruzione: da Piacenza a Rimini le scuole statali e non sono frequentate da oltre mezzo milione di studenti (circa un abitante su 8). Un aumento, negli ultimi 6 anni, del 15%, che equivale a circa 11mila allievi l’anno.

Uno sguardo all’economia: pur avendo risentito della congiuntura negativa, nel 2005 l’Emilia-Romagna ha manifestato segnali di ripresa, evidenziati dalla lieve accelerazione del Pil regionale (+ 0,9%). Sempre nel corso del 2005 le esportazioni hanno registrato una crescita del 7,7%, “pesando” per il 12,6% sul totale nazionale. Un aumento che si conferma anche nel primo trimestre del 2006, con un +9,5% rispetto allo stesso periodo del 2005. Sono cresciuti tutti i comparti del manifatturiero – che complessivamente pesa per oltre il 98% sulle vendite all’estero dell’Emilia-Romagna – ad eccezione dei settori della carta e dei materiali non metalliferi (ceramica). A trainare l’aumento delle esportazioni registrato lo scorso anno sono i mercati statunitensi, della Russia, Polonia, Turchia, Cina, Romania.

A fine 2005, in Emilia-Romagna risultavano attive 425.225 imprese rispetto alle 420.401 del 2004 (quasi 5000 in piรน), con un aumento tendenziale dell’1,1%. In percentuale, la crescita piรน consistente รจ legata alle attivitร  immobiliari, informatica e ricerca (5,4%), e dalle costruzioni (5,3%). Complessivamente, su tutto il territorio si conta un’impresa ogni 10 residenti (una ogni 4 famiglie). Le imprese attive con titolari donne hanno superato quota 85mila, registrando un tasso di crescita superiore (+ 1,8%) rispetto a quello del totale delle imprese attive in regione. Per quanto riguarda gli indicatori del mercato del lavoro, con un tasso di attivitร  al 71%, di occupazione al 68,4% e di disoccupazione al 3,8% (sempre riferiti al 2005), l’Emilia-Romagna si colloca ai primi posti tra le regioni italiane e rispetto alla ripartizione nord-est. Dal 2004 l’occupazione cresce (1,4%) oltre la media nazionale (0,7%), e i tassi di occupazione, sia maschile che femminile, si collocano oltre la media europea. Quello femminile in particolare, al 60%, ha giร  raggiunto prima del termine previsto (2010) l’obiettivo sancito dalla strategia di Lisbona per i Paesi Ue. Rispetto al 2004 il tasso di disoccupazione ha registrato un + 0,1%, rimanendo fra i piรน bassi a livello nazionale.

Un dato, infine, sull’offerta e la fruizione delle nuove tecnologie: in Emilia-Romagna circa l’87% della popolazione puรฒ ottenere una connessione Adsl e circa il 79% รจ raggiunta da segnale Umts.
















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