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Per Modena ‘l’autunno più caldo dei secoli’

Alberi ancora ricchi di foglie, assenza di neve sui monti, anche quelli più alti, insetti estivi ancora in azione, addirittura fiori che tornano a sbocciare nei giardini e balconi: sono queste alcune delle caratteristiche di questo singolare autunno meteorologico.

Per quanto riguarda Modena, che ha la “fortuna” di possedere una delle più lunghe e precise serie storiche meteoclimatiche, iniziata fin dal 1830 presso l’Osservatorio Universitario situato nel Torrione di levante del Palazzo Ducale, arriva ora la conferma ufficiale: quello del 2006 è l’autunno più caldo almeno da quando esistono le osservazioni strumentali.

“Una conferma anticipata sulla fine dell’autunno meteorologico (1 settembre-30 novembre). Infatti – affermano i meteorologi Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi del dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – ben poco potranno cambiare le carte in tavola le ultime ore di novembre. E anche l’intero 2006 sarà fra i 10 più caldi, in linea con gli ultimi anni “caldi” di fine XX e inizio XXI secolo”.

Analizzando i dati di temperatura del trimestre settembre-novembre, ne risulta una temperatura media di 16.8°C, che fa di questa stagione quella “più temperata e mite” e che supera nettamente le rilevazioni statistiche riguardanti le annate precedenti, che assegnavano – fino ad ora – il “primato di caldo” all’autunno 2000 con 16.2°C, seguito da quello del 1987 con 16.0°C. E a seguire, il 1997 e il 2004, con 15.9°C, insieme al più lontano autunno 1926.

L’anomalia climatica di questo autunno è veramente notevole, se pensiamo che il valor medio del periodo 1970-2000 era stato di 14.2°C: in questa stagione siamo sopra la soglia di ben 2.6°C.

“Da notare – continuano Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – che questo dato va ampiamente oltre la fluttuazione statistica tipica: basti pensare che il dato della deviazione standard, è di 1°C. Una deviazione, quindi, di 2.6 volte la deviazione standard: non un “evento hyperestremo” come l’estate 2003, ma poco ci manca”.

All’anomalia del caldo si aggiunge quella delle mancate piogge, ma i 158 mm caduti nel trimestre settembre-novembre, per quanto inferiori alla media stagionale (211 mm) non sono particolarmente anomali. Anomalo, invece, il totale dei primi 11 mesi dell’anno (390.2 mm, anziché 605 mm), finora uno dei 10 anni più secchi in assoluto per Modena città.

Riguardo alle previsioni poche novità: permane una situazione anticiclonica su tutto il Mediterraneo e l’Europa centrale. Nubi basse, dunque, sulla pianura e anche sulla collina con cieli grigi, mentre vi sarà sole splendente con temperature miti in montagna.
Giovedì 30 novembre rinforzeranno leggermente i venti nordorientali che faranno calare un po’ le temperature, soprattutto in montagna, e forse spazzeranno via in parte le nubi in pianura.

Sembra, tuttavia, solo una parentesi, in quanto già da venerdì 1 dicembre l’aria tornerà stagnante, le nebbie riappariranno e – ormai si sa – con queste condizioni la qualità dell’aria risulta scadente.

Tra l’altro, nessun cambiamento, nessuna ondata di freddo, e nessuna precipitazione degna di nota è in vista almeno per altri 5-7 giorni. Inutile spingersi oltre: le previsioni mensili e stagionali sono ancora allo stadio sperimentale e non adatte all’uso operativo.
















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