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Ceramica: lunedì 8 ore di sciopero

Sciopero di 8 ore lunedì 27 novembre degli addetti del settore piastrelle e materiali refrattari nell’ambito dello stato di agitazione proclamato dai sindacati di categoria FILCEM CGIL, FEMCA CISL e UILCEM UIL a sostegno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 30 giugno 2006. Trentacinquemila gli addetti del settore interessati a livello nazionale, di cui la quota più consistente, oltre 17.000, a Modena e provincia.


Lo sciopero di lunedì rientra in un pacchetto complessivo di 16 ore di sciopero a sostegno della vertenza per sbloccare il tavolo di trattativa, ristabilire un corretto metodo di confronto tra le parti e accelerare i tempi del rinnovo del CCNL.



Gli incontri tra le parti sinora succeduti non hanno infatti portato a risultati di rilievo. Anche nell’ultima sessione di trattativa, Assopiastrelle ha preferito dirottare la discussione su questioni che oggettivamente portano ad uno svilimento del ruolo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, chiedendo di ridiscutere gli orari di lavoro e le norme sugli appalti.



Un’impostazione che stupisce, considerato che gli schemi di orario praticati nel settore sono quanto di più avanzato esiste per l’utilizzo degli impianti e in risposta ai bisogni di flessibilità produttiva e di servizio. La proposta di Assopiastrelle di intervenire attraverso il rinnovo del contratto nazionale su materie già ampiamente regolate – soprattutto a livello aziendale e territoriale – con un confronto serio e responsabile da ambo le parti in atto da anni, è pericolosa e controproducente, una scorciatoia impraticabile.



In merito agli appalti, la posizione del Sindacato è nota ad Assopiastrelle, ed è quella di circoscrivere le esternalizzazioni e sanare prima di tutto le situazioni di evidente degrado con scarso rispetto delle regole e delle condizioni di lavoro.



FILCEM, FEMCA e UILCEM si augurano un rapido sblocco delle trattative e di addivenire quanto prima al rinnovo del CCNL, non solo per le legittime aspettative economiche e normative dei lavoratori, ma per le prospettive stesse di sviluppo del settore ceramico, in merito alle quali sono note da mesi ad Assopiastrelle le proposte avanzate in piattaforma dalle Organizzazioni Sindacali.



Proposte qualificate per affrontare l’internalizzazione dei mercati e governare l’impatto sui livelli produttivi e occupazionali negli stabilimenti del distretto sassolese. In particolare, è stata avanzata richiesta di analisi delle dinamiche degli investimenti esteri, introduzione di norme di certificazione ambientale, sociale e dei prodotti, valorizzazione delle risorse umane attraverso formazione e stabilizzazione dei rapporti di lavoro, riconoscimento delle nuove professionalità, contrasto alla concorrenza sleale dall’esterno ma anche ai fenomeni emergenti nel distretto connotati da lavoro nero, irregolare e sottopagato.
















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