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Modena: Consiglio comunale contro la violenza di genere

Con l’approvazione di due Ordini del Giorno di Isabella Massamba (Ds) e Achille Caropreso (Indipendente), il primo approvato all’unanimità e il secondo con il voto favorevole di tutti i gruppi ad eccezione dell’astensione di An, il Consiglio comunale di Modena si è pronunciato ieri contro la violenza di genere.


Nel documento, di cui è prima firmataria Isabella Massamba, si richiama la necessità di fornire aiuti alle vittime a tutti i livelli (giuridico, sanitario, psicologico, professionale e finanziario) e di formare adeguatamente i giudici dal punto di vista professionale, culturale e psicologico per garantire competenze adeguate in campo civile e penale, oltre che di verificare l’adeguamento dei finanziamenti ai centri antiviolenza e a tutte le associazioni che aiutano le donne in difficoltà in Italia.

Con l’ordine del Giorno della Massamba, che ricorda che nel 2004 (dati ricerca Eures) un omicidio su quattro avviene in famiglia, con la prevalenza tra le vittime del 70% di donne, si chiede alla Giunta – per ciò che le compete istituzionalmente in raccordo con le altre Istituzioni locali – di puntare sul collegamento tra scuola, servizi territoriali e consultori per adolescenti per contribuire all’elaborazione di politiche educative sulla relazione fra uomo e donna e sull’educazione alla differenza di genere, all’uguaglianza e alle pari opportunità. Con il documento si impegna poi la Giunta a concertare maggiormente, con gli organismi che tutelano l’ordine pubblico, strategie di accoglienza della denuncia della violenza subita, istituire presso la Prefettura un tavolo che tenga monitorata la situazione delle denunce effettuate in provincia e andare ad una effettiva applicazione della legge che prevede l’allontanamento del convivente in caso di maltrattamenti e sollecitare l’approvazione, da parte dei Parlamenti italiano ed europeo, di misure efficaci contro lo stalking. Infine, si impegna la Giunta ad elaborare con la collaborazione dei rappresentanti degli stranieri e mettere in pratica con il coinvolgimento delle comunità straniere sul nostro territorio azioni di educazione e prevenzione, volte ai cittadini stranieri all’arrivo in città, per far comprendere la cultura italiana e il percorso di emancipazione fatto dalle donne italiane e rendere meglio comprensibili usi e costumi così diversi dai loro, affinché venga garantito il rispetto dei diritti e dei valori della nostra Carta Costituzionale che tutelano la libertà e la dignità della persona.

Con l’Ordine del Giorno di Caropreso, invece – a partire da fatti di cronaca che hanno visto donne uccise da ex partner che avevano ripetutamente minacciato le stesse donne senza che fosse messa in atto una forma di tutela nonostante le denunce presentate – si invita la Giunta a sollecitare gli organi Istituzionali – Parlamento e Governo – affinché provvedano con urgenza non solo alla modifica delle norme in materia penale relative alla disciplina della minaccia, ma che si provveda altresì a consentire – in attesa del processo – l’adozione di misure cautelari o comunque di sicurezza nei confronti di chi effettua minacce gravi alla persona.
















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