Il Partito Democratico sarà “un partito vero, un partito di massa che abbia radici e non un movimento di opinione, ma al tempo stesso un partito moderno in osmosi continua a costante con la società civile”. Così traccia il profilo del futuro Partito Democratico il segretario dei Ds Piero Fassino in un video messaggio inviato ai partecipanti della tre giorni sul Partito Democratico che si conclude oggi a Modena.
Un soggetto politico, spiega Fassino, che “adotti le primarie come metodo consueto e ordinario di selezione di tutte le candidature che vengono avanzate agli elettori” e preveda la “rotazione degli incarichi dei dirigenti e dei gruppi dirigenti, i mandati a termine per favorire il ricambio delle classi dirigenti e il voto segreto per eleggere qualsiasi dirigente”.
Sulla collocazione internazionale del Partito Democratico il segretario Ds non ha dubbi: il Pd deve “essere ancorato fortemente alla famiglia socialista europea e internazionale”.
Per realizzare il nuovo soggetto politico il segretario della Quercia parla di un “cantiere, che sia capace di individuare, da qui fino a quando il partito sar costituito a regime, tutte le forme transitorie per far vivere la compresenza delle organizzazioni politiche e dei cittadini”. Il Pd, comunque, non rappresenterà tutto il centrosinistra: “Il centrosinistra continuerà ad essere un’alleanza – conclude Fassino – ma non indifferente se questa alleanza è guidata da una forza principale grande che, per larghezza del consenso elettorale, ampiezza delle sue radici, forza del consenso, credibilità della sua classe dirigente e sistema di relazioni internazionali, rappresenta un punto di certezza, solidità e stabilità”.
