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Scuola: nuovi docenti, Cisl chiede cambio sistema arruolamento

Centinaia di classi delle scuole di ogni ordine e grado rischiano di trovarsi docenti nuovi a partire da lunedì prossimo 13 novembre, con tutte le conseguenze che la forzata discontinuità didattica comporterà per studenti e insegnanti.

Il problema è segnalato dal sindacato Cisl Scuola di Modena, che chiede una coraggiosa riforma strutturale nella formazione degli organici per ridurre al minimo i disagi di operatori della scuola, ragazzi e famiglie.
“Occorre superare l’organico di fatto definito dalle attuali norme e ragionare in termini di organico “funzionale” all’istituzione scolastica, costruito sulla base delle esigenze effettive di personale docente cui la scuola deve far fronte non all’inizio dell’anno scolastico, ma da settembre a giugno.– afferma il segretario provinciale della Cisl Scuola Luigi Belluzzi – Questo organico funzionale può essere di circolo per quanto riguarda la scuola d’infanzia e primaria, di rete territoriale per la secondaria. Può sembrare utopistico, ma credo si possa instaurare un sistema di arruolamento che garantisca comunque lavoro ai supplenti ed eviti le ripercussioni negative sulla scuola causate dall’attuale sistema”.

Ma cosa sta succedendo?
Tutto nasce dalla pubblicazione, avvenuta il 7 novembre, delle graduatorie definitive d’istituto di seconda e terza fascia. In base a queste graduatorie le scuole devono procedere alla stipula del contratto definitivo sui posti vacanti con gli insegnanti aventi diritto. Gli attuali supplenti, infatti, sono assunti con contratto “fino alla nomina dell’avente diritto”. A eccezione di sei Direzioni didattiche sulle 94 istituzioni scolastiche esistenti nella nostra provincia, tutte le scuole modenesi hanno posti vacanti per i quali devono nominare gli aventi diritto, da individuare attraverso lo scorrimento delle graduatorie definitive d’istituto.
Per questo sono partiti nei giorni scorsi migliaia di telegrammi inviati ai docenti interessati, che si stimano in alcune centinaia. Occorre tener presente che un insegnante può essere iscritto nelle graduatorie di ben trenta scuole e ricevere, di conseguenza, la proposta di altrettanti contratti definitivi, tra i quali può scegliere quello che ritiene più conveniente. Per semplificare le cose varie scuole si sono associate e hanno convocato gli aventi diritto in una sede comune nelle giornate di oggi (giovedì 9 novembre) e domani (10 novembre).

“Occorre dare atto ai dirigenti scolastici impegnati in questa complessa operazione che stanno cercando di gestirla nel modo più razionale – afferma Belluzzi – Tra oggi, domani e sabato devono concludere la sottoscrizione dei contratti definitivi, in quanto da lunedì prossimo 13 novembre gli aventi diritto devono prendere servizio. Resta il fatto che questa operazione, effettuata a due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, si ripercuoterà su molte classi costrette a cambiare insegnante. È un disagio ulteriore per il mondo della scuola, che si aggiunge all’impossibilità di trovare docenti disponibili alle supplenze brevi. Ci sono dirigenti scolastici che hanno dovuto fare fino a 500 telefonate per trovare un supplente”.

Che fare per risolvere questo problema?
Secondo i sindacati si potrebbe anticipare l’uscita delle graduatorie definitive d’istituto prima dell’inizio dell’anno scolastico, modificare l’attuale regolamento per il conferimento delle supplenze brevi sempre da parte dei dirigenti scolastici, ponendo vincoli di obbligo di domicilio da parte del docente, diminuire il numero delle scuole (oggi trenta) nelle cui graduatorie il docente può iscriversi, penalizzare i docenti che non accettano una proposta di supplenza.
















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