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Sassuolo: il Consiglio approva trasformazione di Sat Patrimonio

Il consiglio comunale di ieri sera, 30 ottobre, era dedicato alla discussione di alcuni punti urgenti, da trattare entro la fine di ottobre. In particolare all’emergenza del canile comprensoriale, a cui bisogna dare una nuova gestione.

Il primo punto all’ordine del giorno, connesso al secondo, riguardava la trasformazione di Sat Patrimonio, azienda spa creata dai Comuni soci della Sat per la gestione delle reti, in una srl con oggetto sociale più ampio, che potesse includere anche la costruzione e gestione di fabbricati civili e industriali, quali appunto il canile comprensoriale.
Il sindaco Pattuzzi illustrando la modifica, ha spiegato che l’obiettivo urgente della trasformazione era connesso proprio al secondo punto dell’ordine del giorno, in cui si prevedeva l’affidamento della costruzione e gestione alla stessa Sat Patrimonio. Occuparsi dei cani e gatti randagi sul territorio, ha spiegato Pattuzzi, è un dovere di legge per i Comuni e disattenderlo può costituire reato. Pattuzzi ha anche spiegato come si è arrivati alla necessità di trovare un nuovo affidamento per il canile comprensoriale.
La struttura doveva essere realizzata dall’Enpa, in virtù di un’eredità ricevuta per questo scopo. Il Comune di Formigine, capofila del progetto, aveva individuato un terreno idoneo, nel territorio di Magreta, donato all’associazione. Per problemi e dissidi interni invece l’Enpa di Modena è stata commissariata e il progetto si è fermato. Per molti mesi, ha spiegato ancora Pattuzzi, è proseguita una trattativa fra i sindaci e l’Enpa, finchè si è deciso per una soluzione alternativa, con convenzione fra i quattro Comuni, assegnazione dell’opera a Sat Patrimonio e controllo al Comune capo-progetto, Formigine. Pattuzzi ha anche anticipato che essendo risultata bocciata la proposta nel recente consiglio comunale di Formigine, ieri sera si sarebbe potuto procedere solo alla modifica di Sat Patrimonio, mentre il punto per la convenzione fra Comuni necessaria alla realizzazione e gestione del canile veniva proposto per il rinvio.
Sulla modifica di Sat Patrimonio si è aperto il dibattito.
Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto ha sottolineato soprattutto la preoccupazione per la sorte dei cani attualmente custoditi nella struttura esistente, quella di Colombaro, gestita dall’Enpa con convenzione in scadenza proprio oggi.

Paolo Vincenzi di Forza Italia invece ha criticato l’idea generale della creazione di società che rischiano di essere doppioni una dell’altra e portano aggravi di costi amministrativi. Ha definito troppo ampio e indefinito l’oggetto sociale modificato, criticato l’urgenza del provvedimento, che era connessa alla necessità del canile ma non ha più ragione d’essere essendo saltata l’approvazione per il canile stesso.
Antonio Caselli del gruppo Apd ha tracciato brevemente la storia della Sat, sottolineando come lo svolgimento dei fatti abbia segnato per l’azienda di servizi un destino diverso da quello ipotizzato, che vedeva un’azienda comprensoriale per la gestione dei rifiuti e delle varie reti, con punto di forza nella gestione del gas. Ci troviamo invece, ha spiegato, alla necessità di dividere le competenze creando società diverse e deprezzando il capitale della Sat originale. Caselli ha anche espresso perplessità sulla modifica societaria in oggetto, giudicando troppo ampio l’oggetto sociale e anche fuori dal filo conduttore originario l’idea di gestione di un canile.
Mario Cardone del Gruppo Misto ha criticato in generale la frequenza delle delibere d’urgenza che vengono proposte al consiglio comunale. Per la gestione del canile ha ipotizzato altre strade, quali l’intervento dell’associazione dei Comuni. Ha però sottolineato che la priorità di tutto il percorso resta la cura dei cani e dei gatti, comprendendo quindi in ultima analisi l’urgenza di questo specifico punto.
Luca Caselli di Alleanza Nazionale ha criticato la mancanza di informazione e controllo concessa a suo parere al consiglio comunale. Ha giudicato la nuova azienda modificata un’ennesima creatura uscita da Sat che in realtà non sposta né migliora la qualità e il tipo di servizio offerto.
Massimo Benedetti dell’Udc si è detto profondamente contrario alla proliferazione di società connesse al Comune e alla gestione dei servizi che lo riguardano. Enti che a suo parere spesso si sovrappongono per competenze. L’oggetto sociale lo ha giudicato così ampio da risultare praticamente una delega in bianco, l’azienda che ne esce priva di valide ragioni economiche.
Giampaolo Marchesini di Rifondazione Comunista si è detto d’accordo su una società a capitale pubblico che evita la pratica sempre più ricorrente degli affidamenti ai privati. Apprezzando alcuni aspetti specifici dell’iniziativa e pur nutrendo qualche perplessità, Marchesini ha ampliato il discorso, anticipando il suo contributo futuro, in termini di presenza numerica e quando possibile di voto, all’attuale maggioranza in attesa di vederla confrontarsi con i temi più importanti.
Corrado Scalabrini di Uniti per Sassuolo Margherita ha manifestato perplessità sul progetto e in generale sui passaggi con cui ci si è arrivati, attraverso quella che giudica una serie di correzioni successive che hanno portato alla fine a un’oggettiva perdita di valore complessivo della società. La creazione di nuovi contenitori come spesso accade nelle fasi di emergenza viene giudicata da Scalabrini un errore a cui apportare un correttivo, magari con la creazione invece di un soggetto consortile per questa necessità del canile. La srl, ha ricordato infine Scalabrini, può procedere all’affidamento diretto di incarichi, mentre la spa procede per gara. La modifica quindi secondo il consigliere toglie controllo da parte del consiglio comunale.
Secondo Ruggerro Cavani dei Ds il dibattito ha portato a far emergere alcuni aspetti di critica costruttiva. Quello che si chiede, ha spiegato, è una maggiore possibilità di controllo. Ben vengano iniziative che consentono di velocizzare percorsi per il bene della città, se prevedono comunque una fase di passaggio e verifica per i consiglieri comunali.
Fulvio Bonvicini di Uniti per Sassuolo La Margherita ha giudicato già possibile il controllo da parte dei consiglieri in iniziative come questa e positiva l’idea di una srl che proceda a incarico diretto.
Il sindaco Pattuzzi ha risposto ad alcune delle obiezioni proposte. In particolare ha spiegato che il riposizionamento di Sat è tuttora in corso e segue le tante e rapide modifiche legislative degli ultimi mesi. Sat Patrimonio, ha anche spiegato, esiste già e l’oggetto è solo la sua modifica, non è quindi un altro contenitore. La srl ha effettivamente più spazio di manovra ed è ciò che si ritiene necessario in questo caso, ma trattandosi di azienda a partecipazione pubblica, Pattuzzi ha assicurato che tutto dovrà passare comunque dall’approvazione del consiglio comunale. Il canile aveva un progetto chiaro e definito che è stato disatteso, ha aggiunto e l’emergenza in questo caso non è responsabilità dei Comuni.

Dopo le dichiarazioni di voto si è passati alla votazione finale. La modifica a Sat Patrimonio, trasformazione da spa a srl e modifica dell’oggetto sociale è stata approvata con i voti favorevoli di Sindaco, Ds, Comunisti Italiani, Caserta del Gruppo Misto, Bonvicini, Randelli, Tincani, Righi del gruppo Uniti per Sassuolo La Margherita.
Contrari Udc, An, Forza Italia, Lega.
Astenuti Marchesini di Rifondazione Counista, Caselli di Apd, Giovanardi e cardone del Gruppo Misto.

Il punto numero 2, approvazione di convenzione fra i quattro Comuni del distretto ceramico per la realizzazione del canile municipale, è stato rinviato in quanto bocciato dal consiglio comunale capofila di Formigine.
Essendo necessaria l’approvazione di tutti i quattro Comuni si è deciso di aspettare i prossimi sviluppi.

Al punto 3 è stata richiesta l’approvazione di un permesso in deroga per la realizzazione di una cabina elettrica Enel da parte di un’azienda privata, Cabina che rispetto alle normative e regolamenti del Comune è più vicina alla sede stradale di quanto consentito.
L’assessore Morini ha chiesto la deroga e aggiunto che nel progetto è inclusa anche la realizzazione di una barriera verde per mitigare l’impatto visivo dell’opera.
Hanno approvato il punto Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Ds, Margherita, Gruppo Misto e Alleanza Nazionale. Astenuti Udc e Forza Italia.
















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