sabato, 27 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeLavoroSassuolo: 'Epoche', progetto per il sostegno al disagio lavorativo





Sassuolo: ‘Epoche’, progetto per il sostegno al disagio lavorativo

Si chiama “Epoche”: è il nuovo progetto del Comune di Sassuolo, condiviso ed elaborato con il fondamentale contributo di Cgil, Cisl e Uil, volto a dare supporto alle persone e alla famiglia e per la prevenzione dell’esclusione sociale in periodi di forte disagio lavorativo

“Si tratta di un progetto – afferma l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – dal carattere assolutamente sperimentale, per il quale si prevedono periodiche verifiche circa l’efficacia degli interventi in un costante confronto fra l’Amministrazione comunale e le rappresentanze sindacali, ma che punta a dare risposte concrete a quei nuclei familiari che attraversano momenti di difficoltà economica causata dalla precarietà lavorativa. Compito di un’Amministrazione comunale è cercare, nei limiti del possibile e delle proprie capacità, di andare incontro alle reali esigenze dei propri cittadini, soprattutto di coloro che, per svariati motivi, si trovano in periodi di particolare difficoltà, con un occhi di riguardo per le famiglie che rappresentano il cardine della nostra società. Occorre contribuire a creare un sistema di pensiero – conclude l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – per cui la perdita del lavoro, non è connessa ad un fallimento personale, ma una condizione in cui, nella “società del rischio” si può rischiare di cadere, in cui si è caduti, dalla quale si può uscire”.

“Di fronte a un periodo di criticità quale quello che sta vivendo il distretto ceramico, con livelli crescenti di disoccupazione e precarietà del lavoro – sottolinea il Sindaco Graziano Pattuzzi – è presumibile che la perdita del lavoro per diverse persone, possa costituire l’inizio di un periodo di crisi che può portare alla genesi di meccanismi di esclusione sociale poi difficilmente rimuovibili. Occorre favorire processi che portano alla capacità di ri-spendersi, riqualificarsi, ed eventualmente riorganizzare, nel periodo dell’assenza del lavoro, i propri stili di consumo e di organizzazione dei tempi”.

Possono partecipare al bando tutti i cittadini residenti nel comune di Sassuolo, che al momento della presentazione della domanda siano in stato di disoccupazione, nell’arco del 2006 abbiano subito un forte disagio lavorativo, dovuto a licenziamento per cause non ascrivibili alla propria volontà, o che abbiano lavorato in modo precario almeno quattro mesi a partire dal 1.1.06., non percepiscono indennità di mobilità ovvero non abbiano accesso alla cassa integrazione e sostegno dagli enti bilaterali (EBER). Gli interessati dovranno presentare agli uffici dello Sportello Sociale domanda, corredata dalla scheda di valutazione appositamente elaborata, allegando la documentazione necessaria. Ogni situazione verrà esaminata da una Commissione Tecnica che assegnerà un punteggio. L’assegno è stabilito nella misura di € 220 al mese per il richiedente che ha perduto il lavoro, a cui si sommano € 80 per ogni componente del nucleo famigliare nella condizione di non poter lavorare perché minorenne (entro l’obbligo formativo o frequentanti la scuola superiore, disabile (con invalidità certificata superiore al 46% ovvero in condizione di temporanea disabilità certificata dal medico) , o anziano (ultrasessantenne non già occupato).

“Si tratta di un bando – chiarisce l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – che porta con se alcuni elementi davvero innovativi. Innanzitutto ai beneficiari è proposta la partecipazione ad un gruppo quindicinale, sui temi del lavoro, dove è possibile confrontarsi con altre persone ed elaborare strategie e suggerimenti anche utili all’Amministrazione Comunale; la valutazione del disagio economico, poi, è attualizzata al 2006 (per le altre politiche si fa riferimento alla situazione ISEE dell’anno precedente), tenendo in considerazione diversi elementi che danno un quadro complessivo dei fattori di rischio legati alla sostenibilità dell’occupazione ed implica impegni e atteggiamenti attivi da parte del beneficiario. Senza dimenticare – conclude l’Assessore Bonettini – che si tratta della prima volta in assoluto che i sindacati partecipano ad un intervento sociale facendo parte del gruppo di valutazione del progetto”.
















Ultime notizie