Volti soddisfatti tra i padiglioni di Tecnargilla 2006, la rassegna dedicata alla tecnologia per ceramica, inaugurata giovedi 28 a Rimini e che terminerà domani. Migliaia i visitatori soprattutto stranieri. Sono previsti tra oggi e domani tutti gli operatori italiani che ieri hanno concluso il proprio lavoro al Cersaie di Bologna.
L’elevatissima internazionalità di Tecnargilla si conferma quindi non solo sul fronte degli espositori (quasi il 38% degli espositori presenti), ma anche e soprattutto per quanto riguarda l’affluenza di visitatori. In questo, la capacità di attrazione di Tecnargilla deriva dall’essere la più completa vetrina dell’intera offerta tecnologica rivolta all’industria ceramica, oltre che dalla leadership mondiale dei fornitori italiani che gioca un ruolo decisivo.
La giornata di oggi prevede il convegno “Il mercato ceramico brasiliano”, organizzato da Acimac (associazione dei costruttori italiani di macchine per ceramica) e la Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo. Tra i vari argomenti si parlerà di innovazione tecnologica del comparto macchine per ceramica, di opportunità di scambi tra Italia e Brasile, di strategie di mercato.
Ha segnato il tutto esaurito il convegno di ieri “uso creativo della ceramica in architettura”. Grande spessore creativo tra i relatori, da segnalare Kiki Van Eijk, una giovane designer che usa la ceramica come tessuto, dando ad ogni oggetto la sensazione visiva del morbido. Il suo approccio è stravolgere gli abituali significati delle cose e farli rivivere sotto altre forme. Frida Doveil dello studio Fragile ha parlato di decoro ambientale con particolare riferimento all’esperienza fatta sull’utilizzo della ceramica laminata nell’ufficio. Est-etica dell’argilla” è stato l’intervento del famoso designer Isao Hosoe che ha affrontato in modo filosofico il tema della ricerca estetica e dei valori sociali e culturali legati all’essenza del materiale ceramico.
La giornata della creatività ha visto ieri la proclamazione dei vincitori del concorso Ceramica domani dei ragazzi dello Ied (Istituto Europeo di design), che ha visto la sede di Milano sgominare quella di Madrid e Barcellona. Il primo posto è stato del progetto “The sound of ceramic”, si tratta di pannelli sonori assorbenti e riflettenti, il secondo posto è stato di EBMI, con il caminetto portatile, il terzo posto è stato un exaequo tra PFI 82, con il diffusore audio/luce per esterni e Taboo con la lapide in ceramica.
Originalità e fattibilità hanno caratterizzato tutti i progetti dello Ied. Una menzione speciale dedicata al packaging per la ceramica industriale è stata data a Cubinaction di Paula Franke.
La giornata di domani avrà il convegno sui ceramici avanzati e trasporti.