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Ambiente: in tutte le scuole questionario per verificare le conoscenze

Quali sono le conoscenze ambientali degli studenti emiliano-romagnoli? Quale la loro attenzione ai problemi dell’inquinamento, dello sviluppo sostenibile, dell’uso corretto delle risorse naturali, anche nella loro vita quotidiana? A queste e altre domande risponderà il progetto “Educazione ambientale 10+” promosso dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico regionale e dell’Università di Bologna.

Si tratta di una rilevazione ad ampio raggio che parte oggi in tutte le scuole della regione Emilia-Romagna, per verificare lo stato della conoscenza sui temi ambientali dei giovani dell’Emilia-Romagna.

“E’ quanto mai importante – afferma l’assessore regionale all’ambiente e sviluppo sostenibile Lino Zanichelli – avere una fotografia approfondita delle conoscenze e della consapevolezza tra gli studenti rispetto ai temi dell’ambiente. L’elaborazione delle risposte fornirà spunti preziosi sia per impostare i futuri programmi di educazione ambientale, sia per le nostre politiche ambientali, che devono poter contare sul contributo attivo delle giovani generazioni”.

A tutte le classi quarte della scuola primaria, alle classi seconde della scuola secondaria di primo grado e alle classi terze della scuola secondaria di secondo grado, saranno somministrati tre diversi questionari, di 20-30 domande adeguate alle diverse età.
L’attenzione è posta non solo alle conoscenze nozionistiche, ma anche a una serie di problemi e atteggiamenti che possono dare conto di un più generale clima culturale e che sono il risultato dell’azione di più influssi come quello familiare o dei media.

La rilevazione prevede complessivamente la distribuzione di circa 100.000 questionari e coinvolge (dati 2005), 31.720 studenti delle classi quarte della scuola primaria, 32.673 delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado e 29.963 delle classi quarte della scuola secondaria di secondo grado.
L’intenzione è di riproporre a intervalli regolari (ogni cinque o dieci anni) il medesimo set di domande, fatti salvi eventuali piccoli aggiustamenti o aggiornamenti, alle medesime classi, in modo da registrare eventuali cambiamenti significativi o tendenze in atto nelle generazioni successive.

I questionari restituiti dalle scuole, rigorosamente anonimi per quanto riguarda i singoli studenti e le sezioni, ma identificabili, anche ai fini delle successive elaborazioni, per quanto riguarda scuola e località di provenienza, saranno elaborati statisticamente.
È infine prevista in via sperimentale la somministrazione del questionario più completo, quello per la scuola secondaria di secondo grado, a un campione di gruppi di cittadini variamenti organizzati come centri sociali per anziani, centri sportivi, funzionari di uffici pubblici, studenti universitari ecc.

















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