Il Comitato Direttivo della Fiom Cgil di Modena, riunitosi ieri, nel ribadire il proprio giudizio negativo sul DPEF assume il documento di orientamento politico di Cgil, Cisl, Uil sulla Finanziaria e impegna tutte le proprie strutture in una diffusa campagna di informazione mediante attivi di delegati di zona e assemblee nei luoghi di lavoro.
Il Comitato Direttivo nel merito del confronto aperto sulla legge Finanziaria del 2007 è a ribadire quali debbano essere gli elementi
centrali presenti e su cui si misurerà il giudizio complessivo sulla manovra :
– l’iniziativa contro il lavoro nero e sommerso, l’evasione fiscale e contributiva sono l’aspetto decisivo per affermare una reale progressività
della struttura fiscale;
– bisogna prevedere una maggiore tassazione delle rendite finanziarie ed il ripristino della tassa di successione;
– occorre ripristinare la progressività del prelievo fiscale, reintroducendo le aliquote per i redditi più alti, in modo da ridurre la
pressione fiscale per i redditi medio-bassi e le pensioni;
– non sono accettabili ulteriori tagli alla spesa sociale (sanità, enti locali, pensioni), va superato lo scalone previdenziale del 2008 e vanno
trovate le risorse per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego;
– si devono aumentare i contributi previdenziali per i lavoratori autonomi e per i contratti di collaborazione, per riaffermare il valore dell’equità
nel sistema previdenziale;
– occorre una nuova legislazione sul lavoro, contro la precarietà, che deve segnare un visibile elemento di discontinuità rispetto le scelte compiute
negli ultimi anni;
– la scelta di ridurre il costo del lavoro attraverso il cuneo fiscale, pur se non affronta i reali problemi di politica industriale del Paese, deve avere caratteristiche di selettività degli interventi alle imprese, privilegiando il lavoro a tempo indeterminato, restituendo il fiscal drag e
senza intaccare la contribuzione previdenziale.
A fronte di una Finanziaria che confermasse gli orientamenti del DPEF è necessario che il movimento sindacale decida unitariamente forme di mobilitazione adeguate.
Il Comitato Direttivo ribadisce che un eventuale confronto sul sistema contrattuale e sulle pensioni deve essere preceduto dalla definizione di
una proposta comune delle OO.SS, da sottoporre a consultazione e al voto dei lavoratori, delle lavoratrici e dei pensionati.
In ogni caso si ritiene non più attuabile una politica d’inflazione programmata quale criterio per i rinnovi contrattuali.
Il Comitato Direttivo estenderà il proprio impegno a tutte e RSU e in tutti i luoghi di lavoro per organizzare la partecipazione alle
manifestazioni del prossimo 21 ottobre a Foggia, promossa da Cgil, Cisl e Uil contro l’illegalità e il lavoro nero e del prossimo 4 novembre contro la
precarietà, promossa dal comitato “Stop precarietà ora”.
Approvato con nove voti di astensione