In vista dell’apertura della stagione venatoria un gruppo di Atc (Ambiti Territoriali di Caccia) di Toscana ed Emilia Romagna ha definito in un protocollo d’intesa, sottoscritto anche dalle Province di Firenze, Prato, Bologna e Ravenna, nuove modalità di caccia nei territori di confine.
I cacciatori in possesso di residenza venatoria negli Ambiti Territoriali di Caccia Ra 3 e Bo 3, ed iscritti come ulteriore Atc a quello Fi 4, nonchè quelli in possesso di residenza venatoria nell’Atc Fi 4 ed iscritti agli Atc Ra 3 e Bo 3 come ulteriore Atc, non potranno, nel periodo in cui il calendario venatorio della Regione di provenienza prevede la limitazione della caccia alla selvaggina stanziale a due sole giornate, esercitare attività venatoria nella medesima giornata in entrambi gli Ambiti Territoriali di Caccia.
I cacciatori in possesso di residenza venatoria negli Ambiti Territoriali di Caccia Ra 3 e Bo 3, ed iscritti come ulteriore Atc a quello Fi 4, che optino per l’esercizio dell’attività venatoria nell’Atc Fi 4 in via esclusiva per una o più giornate nel periodo indicato, non sono tenuti al rispetto dell’orario di esercizio della caccia della Regione di provenienza. Infine i cacciatori con residenza venatoria nell’Atc Fi 4 ed iscritti agli Atc Ra 3 e Bo 3 come ulteriore Atc, che optino per l’esercizio dell’attività venatoria nell’Atc Fi 4 in via esclusiva per una o piu’ giornate nel periodo indicato, sono tenuti al rispetto delle giornate di caccia della Regione di provenienza.
Con il protocollo trova regolamentazione l’accesso negli Atc fiorentini dei cacciatori provenienti dall’Emilia Romagna durante le prime due settimane di attività venatoria, allorchè il calendario venatorio emiliano-romagnolo limita a due sole giornate l’attività di caccia (giovedì e domenica) con ulteriore restrizione di orario (chiusura alle ore 13).