La proposta regionale di zonizzazione delle aree rurali va rivista. La richiesta di modifica viene avanzata in un ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale con i voti dei gruppi di maggioranza e minoranza. E dalla Regione arriva subito la “disponibilità” di Tiberio Rabboni, assessore regionale all’Agricoltura.
La zonizzazione è una classificazione del territorio in base alla quale si applicano gli interventi del futuro Programma Regionale di Sviluppo Rurale (2007/20013), programma che eroga le risorse finanziarie che l’Unione europea destina all’agricoltura. Secondo una prima bozza di proposta tecnica della Regione, il territorio della Provincia di Modena è stato suddiviso in tre zone: polo urbano (comune di Modena); aree in ritardo di sviluppo (comuni delle tre comunità Montane esclusi i comuni di Guiglia, Marano sul Panaro, Serramazzoni e Prignano); aree ad agricoltura specializzata (tutti gli altri comuni della provincia). Tale suddivisione comporta che molti interventi sarebbero preclusi dalle possibilità di finanziamento del Programma di sviluppo rurale.
La zonizzazione proposta dalla Regione è stata criticata oltre che dall’assessorato provinciale all’Agricoltura e alimentazione anche da parte di tutte le associazioni agricole, dalle centrali cooperative, dalle Comunità montane e dai sindaci. Per queste ragioni il Consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno – illustrato da Giorgio Barbieri, presidente della commissione sviluppo economico – che impegna la Giunta ad attivarsi nelle sedi regionali per riformulare una proposta di zonizzazione più in linea con la realtà modenese.
Nel recente incontro di costituzione del partenariato regionale tenutosi a Bologna alla fine di luglio, l’assessore provinciale all’agricoltura Graziano Poggioli ha riproposto il problema trovando in Rabboni “una grande disponibilità a rivedere la proposta di zonizzazione”.