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Sciopero nazionale lavoratori imprese pulizia

Sciopero generale nazionale di 8 ore (l’intera giornata lavorativa) con manifestazione nazionale a Roma, giovedì 15 giugno, dei lavoratori delle
imprese di pulizia e dei servizi integrati multiservizi, per rivendicare il legittimo diritto al rinnovo contrattuale a distanza di un anno esatto
dalla scadenza del Ccnl.


Lo sciopero interessa tutti i lavoratori del settore, siano essi dipendenti o soci di cooperative, dipendenti di imprese private od artigiane e di
tutte le controparti del settore ovunque esse operino.
Da Modena partirà un pullman per la manifestazione a Roma, all’una di giovedì mattina 15 giugno da piazzale 1° Maggio.

Durante questi mesi di trattativa, sono prevalsi all’interno delle associazioni imprenditoriali – Fise/Confindustria, Ancst/Lega delle
Cooperative, Confapi/Unionservizi, Confcooperative, Federlavoro, Agci –
atteggiamenti scorretti e contraddittori, scarsamente rispettosi delle aspettative dei lavoratori e del ruolo delle loro associazioni sindacali fino al punto di arrivare a chiedere la cancellazione di molti dei diritti acquisiti dai lavoratori con il contratto in essere.
Ficams, Fisascat e Uiltucs, considerano inaccettabili le richieste delle associazioni datoriali di:
– non retribuire i primi 3 giorni di malattia
– utilizzare i lavoratori su tre turni (l’attuale contratto prevede l’impiego solo su due turni)
– abolire la maggiorazione per la 6° giornata lavorativa
– rivedere la normativa disciplinare
– introdurre una norma sulla reperibilità (oggi non prevista)
– rivedere la normativa su malattia e infortunio.

Le Segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs considerano del tutto insoddisfacenti gli ultimi incontri con la delegazione delle associazioni imprenditoriali svoltisi il 25 e 26 maggio. L’auspicata inversione di tendenza nel metodo e nel merito del negoziato è stata completamente disattesa.
Sono state riconfermate le esigenze aziendali per il contrasto all’assenteismo, con il ricorso esclusivo al non pagamento delle prime tre giornate di malattia, così come è stata ribadita l’esigenza di abolire la maggiorazione per la 6° giornata lavorativa.
Sul salario non è iniziata neppure la trattativa per la discussione di quanto richiesto in piattaforma.
















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