Nel commentare giudizi e osservazioni intorno all’attività di Promec, Ascom Confcommercio tiene a mantenere dovute distanze dai giudizi sulle persone. Stupisce anzi, che proprio sul personale possano essersi calate le repliche a legittime riflessioni sull’attività di un Ente il cui compito è quello di proiettare l’economia modenese verso Paesi esteri.
Peccato. I toni usati sarebbero, forse, giustificati per un’attività ridotta alla disperante ricerca di una plausibile funzione utile alle imprese. Se così non è sarebbe opportuno aggiustare il tiro riportando le argomentazioni sulla forma e sulla sostanza della gestione di un importante Ente facente capo alla nostra Camera di Commercio e come tale strumento di pubblica utilità.
Ci mancherebbe, osserva Ascom Confcommercio riferendosi al Consiglio Comunale, che un organo di rappresentanza eletto dai cittadini potesse rischiare la delegittimazione per una replica a legittime interpellanze da parte di Consiglieri. La questione, al contrario, è esaminare, da parte della città, come e con quale efficacia viene gestito un Ente delle rilevanza di Promec.
Ascom Confcommercio si aspetta che un tale esame sia al più presto promosso dalla Camera di Commercio, intendendo però rispettare reciprocamente i ruoli che rivestono tutte le figure istituzionali del territorio, dal Consiglio Comunale al Consiglio Provinciale, a Promo.
Le occasioni per fare chiarezza, conclude Ascom Confcommercio, vanno colte. Anche quando lo spunto deriva da discutibili e inopportuni giudizi i sul valore delle persone più che sulla sostanza delle loro dichiarazioni.