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Caro-vita: impennata della cessione del quinto dello stipendio

Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) giudicano allarmante il dato sulla cessione del quinto dello stipendio, cresciuto nel 2005 addirittura del 40%.

Si tratta di un segnale preoccupante – afferma Intesaconsumatori – che dimostra in tutta la sua tragicità l’impoverimento delle famiglie italiane: a questo dato infatti occorre accostare quello relativo al credito al consumo, raddoppiato da 40 a 75/80 miliardi di euro.

Chi oggi assume debiti – sostengono Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – alla scadenza dovrà necessariamente onorare i propri impegni, non solo rischiando un ulteriore impoverimento e la bancarotta, ma anche una vera e propria anticamera all’usura. Questo accade perché i tassi d’interesse sono elevatissimi e pari al 20% per cessioni sotto i 5000 € per prestiti garantiti dal datore del lavoro che, come si sa, sono sempre esigibili e quindi, a sofferenza zero.

Di fronte a questi dati appare chiaro come in Italia serva una politica economica diversa, che incentivi i risparmi e non i debiti, e soprattutto che tuteli realmente i bilanci delle famiglie, cosa che finora non è assolutamente avvenuta.
















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