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Modena: 80 milioni di costi sociali l’anno per incidenti stradali

“La Prefettura già da tempo ha indicato una serie di strade in cui c’è l’autorizzazione ad installare nuovi autovelox, ma non riteniamo opportuno installarli per una serie di ragioni, a partire dal fatto che i tratti di strada individuati non sono tra quelli più pericolosi. Rimane però confermato il principio che gli autovelox saranno sempre più usati per garantire rispetto delle regole del Codice della Strada. Sarebbe ovviamente molto meglio non fare controlli e che tutti rispettassero le regole, anche perché vorrei ricordare che Modena nel 2004 ha contabilizzato 80 milioni di euro di costi sociali per l’incidentalità”.

Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli, intervenendo nel corso del dibattito relativo ad un Ordine del Giorno di forza Italia, respinto con il voto contrario della maggioranza e il voto favorevole dell’opposizione.

Nel documento si citavano una serie di strade, tra cui Nonantolana, Vignolese, strada Albareto, viale Italia, Canaletto e altre, in cui – secondo i firmatari – “si vocifera che a breve saranno installati diversi autovelox fissi”, chiedendo di “riconsiderare l’opportunità di una scelta così rigida, che porterà sicuramente ad un forte incremento delle entrate per sanzioni al Codice della Strada perché, oltre ai comportamenti pericolosi che vanno condannati e sanzionati, vi sono e vi saranno situazioni in cui è difficilissimo attenersi ai limiti imposti, dove la conformazione della struttura viaria (larga e a doppia corsia) porta naturalmente ad un aumento della velocità e al superamento dei limiti, vedi complanari e tangenziali”.

Secondo Morandi, primo firmatario del documento, “occorre riconsiderare ed eventualmente modificare, aumentandoli in certe situazioni, i limiti di velocità imposti. Inoltre, alternativamente, propongono l’intervento di un poliziotto amico, dotato di una maggiore comprensione ed elasticità rispetto all’occhio elettronico. Tale intervento sarebbe auspicabile e ben apprezzato, soprattutto da chi quotidianamente si sposta per lavoro lungo le strade della città”.

Monticelli ha ricordato di “non condividere l’ispirazione di fondo dell’Ordine del Giorno, come se le sanzioni non fossero uno strumento utile per insegnare, ma solo strumenti per fare cassa. Se le facessi vedere i bilanci della Polizia Municipale – ha detto Monticelli rivolto a Morandi – un commercialista direbbe di chiudere subito, perché l’autovelox è costo netto, però c’è il risultato per la collettività”.

















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