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Sicurezza idraulica: il piano per il nodo di Modena

La cassa di espansione nei Prati di S.Clemente, il raddoppio dei portoni vinciani sul Naviglio e il completamento del canale diversivo Martiniana sono gli interventi strategici individuati dalla Provincia di Modena per completare la messa in sicurezza della città di Modena in caso di rischio esondazioni di fiumi e canali.


Per realizzare questi interventi servono circa 13 milioni di euro per i quali sono state avviate le procedure di richiesta di finanziamenti all’Autorità di bacino del Po (Aipo). Nel frattempo, per avviare i lavori preliminari in vista di questi interventi più complessivi, la Provincia ha chiesto uno stanziamento straordinario al Governo, per adeguare la zona dei Prati di S.Clemente alla costruzione della nuova cassa di espansione del Naviglio, per il ripristino del Naviglio stesso in località la Bertola e per la manutenzione del cavo diversivo Martiniana.

L’elenco è stato individuato nel corso di un incontro organizzato nei giorni scorsi dalla Provincia per coordinare l’attività dei diversi soggetti che si occupano di sicurezza idraulica: Aipo (ex Magistrato del Po), Servizio tecnico di bacino Panaro e destra Secchia della Regione e Consorzi di bonifica. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Modena, Bomporto e Bastiglia.

“Le ondate di maltempo di queste ultime settimane – afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – hanno messo ancora una volta in evidenza la necessità di realizzare un intervento straordinario sulla città di Modena, in particolare sul Naviglio e sul sistema di canali intorno alla città. Per gli enti locali si tratta di un investimento strategico che assume la stessa importanza della costruzione delle casse di espansione del Secchia e del Panaro negli anni ’70”.

Nel piano della Provincia la costruzione della nuova cassa di espansione del Naviglio e il raddoppio dei portoni vinciani impediranno alle acque in piena di risalire lungo il Naviglio stesso mettendo in crisi anche i suoi affluenti come i cavi Argine e Minutara. Il completamento del canale Martiniana, invece, permetterà di deviare l’afflusso di diversi fossi e canali a sud della città di Modena che ora si immettono nel Naviglio, garantendo più sicurezza a tutta la zona.
















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