venerdì, 19 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteCaldo: Coldiretti, raccolti in calo dell'8% in Europa





Caldo: Coldiretti, raccolti in calo dell’8% in Europa

A causa della siccità si stima già una riduzione dell’8% dei raccolti europei di cereali come frumento, granoturco e orzo ed eventuali vincoli all’irrigazione nel mese di agosto comprometterebbero ulteriormente le colture di granoturco, barbabietola da zucchero e patate. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base delle previsioni della Commissione europea sugli effetti dell’ondata di caldo e siccità che ha sta interessando l’Europa.

Quest’anno la siccità – precisa la Coldiretti – ridurrà i raccolti comunitari di cereali di oltre 23 milioni di tonnellate (-8%) rispetto alla scorsa campagna, con una produzione, stimata sui 266,5 milioni di tonnellate. L’area geografica complessivamente colpita dall’ultima ondata di siccità rappresenta nel complesso il 27% del terreno coltivato a frumento e su scala comunitaria per l’insieme dei cereali la Commissione Europea prevede un calo della resa del 6,8% rispetto al 2004.

Rispetto allo scorso anno a livello comunitario – continua la Coldiretti – si stima un calo delle rese per il grano duro del 24,3%, per il frumento tenero del 5,2%, per l’orzo del 10% mentre per il granoturco, i cui raccolti sono attesi per fine estate-inizio autunno, si prevede un calo potenziale dei rendimenti del 6%. La penisola iberica registra le peggiori condizioni climatiche dell’ultimo trentennio ed una situazione piuttosto critica si verifica anche nei dipartimenti occidentali e sudoccidentali della Francia, dove la siccità è paragonabile a quella di due anni fa, mentre in Italia la situazione sta peggiorando nelle campagne del nord dove già sono stati stimati danni alle colture di granoturco che nella sola Lombardia potrebbero portare a rese produttive inferiori di oltre il 20% alla norma con forti perdite economiche.

Il calo dei livelli di fiumi (dal Po al Ticino) e dei laghi (Maggiore, Como ed Iseo) e le limitazioni delle disponibilità idriche ostacolano il normale sviluppo delle coltivazioni ma – conclude la Coldiretti – impegnano anche le Autorità responsabili a garantire una gestione delle risorse idriche adeguata a soddisfare le esigenze di acqua nelle campagne.
















Ultime notizie