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Modena: operazione ‘Multilevel’, 11 in carcere

Si chiude con un bilancio di 11 arresti l’operazione ‘Multilevel’ che ha permesso alla polizia di Modena di sgominare una organizzazione che sfruttava giovani nigeriane, anche minorenni, inducendole alla prostituzione.

L’organizzazione era appunto ‘multilevel’, si basava cioè su un sistema piramidale: le ragazze venivano acquistate in patria e in Italia dovevano lavorare per ripagare i loro proprietari dell’investimento, ma già quando raggiungevano i primi 20 mila euro, erano considerate più affidabili e quindi potevano iniziare a gestire altre ragazze, diventando esse stesse madame di primo livello.

Nelle prime ore del mattino di oggi sono finiti in carcere sei uomini e cinque donne, tutti nigeriani, perlopiù residenti a Modena, anche se tre arresti sono stati eseguiti a Bologna, Reggio Emilia e Venezia.
Ad emettere le ordinanze di custodia cautelare è stato il Gip di Modena, su richiesta del Pm Giuseppe Tibis. Denunciati anche alcuni italiani, che avrebbero dato appoggio all’organizzazione, fornendo alloggio o trasporti.

Il meccanismo di ‘reclutamento’ delle ragazze era quello già noto per altre gang: le giovani nigeriane venivano convinte a lasciare le famiglie, con la promessa di un lavoro e di un futuro migliore, ma poi venivano avviate alla prostituzione.
Spesso l’organizzazione che operava in Italia letteralmente le acquistava, pagandole anche centomila euro ai precedenti sfruttatori. Per tenerle soggiogate però già in Nigeria gli aguzzini le portavano davanti a uno stregone, che le terrorizzava minacciandole con un rito voodoo.

Una volta arrivate a Modena le giovani prostitute (alcune di soli 14 anni) venivano quindi condotte sulla strada, in particolare in zona Bruciata, dove potevano guadagnare dai 250 a 500 euro per sera. Per riuscire ad affrancarsi dovevano consegnare ai loro aguzzini una cifra dagli 80 mila ai centomila euro: in pratica gli sfruttatori volevano farsi restituire la cifra spesa per ‘acquistare’ le ragazze, condurle in Italia e dare loro vitto e alloggio. Ma a ciascuna ragazza era possibile, pagata la prima quota di debito e raggiunto quindi un certo livello di ‘affidabilità per l’organizzazione, diventare parte del meccanismo, gestendo a sua volta altre ragazze. Le prostitute coinvolte erano circa 150, ma ogni madame ne gestiva al massimo sei o sette.

















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