Arnoldo Foà, in questi giorni sugli schermi cinematografici con un piccolo cameo ne ‘La febbre di D’Alatri’, e un classico della letteratura italiana, ‘l’Orlando furioso’ di Ludovico Ariosto, sono i protagonisti del quarto appuntamento con ‘I Grandi Interpreti del Teatro‘, domani sera alle 21, presso la Sala dei Contrari del Castello di Vignola.
L’Orlando furioso affonda le sue radici nella tradizione letteraria di corte. Tuttavia, a differenza di ogni altro poema cavalleresco, quello dell’Ariosto riesce ad essere di una concisione straordinaria, ricco di cambi di velocità, incisivo al punto che molti suoi versi sono divenuti proverbiali. A colpire il lettore contemporaneo è la straordinaria conoscenza dell’uomo e dei suoi casi, intrecciata a slanci di visioni fantastiche. Il poema di Ariosto è il primo la cui legittimità d’essere si fonda sull’intricato dipanarsi degli intrecci. La trama è costituita da una vasta materia, con amori travolgenti, guerre, eroismi, tradimenti, gelosie, il tutto descritto con un realismo sorprendente, anche quando intervengono il sogno, il soprannaturale. Foà si dice colpito in particolare dalla profonda umanità dello scrittore, che affiora nei canti in cui vengono descritte le vicende della pazzia di Orlando, del viaggio di Astolfo al Paradiso Terrestre e sulla luna, del rinsavimento conseguente di Orlando.
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