Dopo una serata e una notte di apprensione, verso le 5 è stato riaperto il ponte sul fiume Secchia, lungo la strada provinciale 8 a Concordia, nella Bassa modenese. La piena del fiume, che ieri ha superato il livello di guardia di oltre 11 metri, ha destato preoccupazioni e quindi ha richiesto un monitoraggio continuo da parte dei vigili del fuoco, dei tecnici della Prefettura, dell’Aipo e della Protezione civile, per tenere sotto controllo eventuali tracimazioni o la formazione di fontanazzi lungo gli argini.
Tuttavia, pur lentamente, anche grazie al miglioramento delle condizioni del tempo, la piena è passata e quindi anche lo stato d’allerta è rientrato. Con il trascorrere delle ore, il livello del fiume è calato, e il paese della Bassa ha potuto tirare un sospiro di sollievo.
Restano comunque i problemi nei piccoli Comuni dell’Appennino, dove le abbondanti precipitazioni hanno provocato frane e smottamenti: in particolare, a Palaveggio di Polinago si sono riscontrati pericoli di crollo in cinque abitazioni: a due fratelli e una pensionata, che abitano in due delle cinque case, è stato consigliato di lasciare le abitazioni, ma i tre anziani sono restii ad abbandonare le loro residenze. Si è sfiorata la tragedia poi ieri sera lungo la strada provinciale di San Michele, presso Sassuolo. Il maltempo ha provocato una frana e un costone di terra si è staccato ed è franato sulla strada, andando a colpire un’auto di passaggio: la conducente è rimasta illesa, anche se l’episodio le ha causato un comprensibile spavento. Sul posto si sono recate squadre di soccorso e tecnici, che hanno sgomberato la massa di terra che aveva interrotto la strada: la Provincia valuterà la necessità di eventuali interventi di consolidamento della zona.