L’Osservatorio sull’avvelenamento degli animali, istituito nel 2000 e gestito dall’assessorato provinciale alla Sanità, sarà operativo anche per tutto il 2005. Un accordo in questo senso è stato raggiunto da Provincia, istituto Zooprofilattico, servizio veterinario Usl, Ordine dei medici veterinari e dal Comune di Modena.
Lo scopo è quello di promuovere azioni mirate a combattere atti di crudeltà e maltrattamenti contro gli animali. In particolare l’iniziativa, per quanto riguarda le competenze della Provincia, si pone l’obiettivo di monitorare e approfondire il fenomeno di avvelenamento degli animali domestici e non.
“Purtroppo – afferma l’assessore provinciale alla Sanità Maurizio Guaitoli – i casi di avvelenamento di animali sono in aumento. Lo testimonia anche il recente episodio di Zocca. Si tratta di azioni criminali che vanno combattute e perseguite con fermezza perché oltre ad essere inammissibili atti di crudeltà verso gli animali, rappresentano un grave pericolo anche per la salute pubblica. Per quanto ci compete come Provincia – sottolinea Guaitoli – con l’Osservatorio cercheremo di approfondire la conoscenza del fenomeno e di mettere in atto la necessaria azione di contrasto insieme ad un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in difesa degli animali e del loro benessere”.
Nell’ambito del lavoro svolto dall’Osservatorio provinciale un’attività di importanza primaria è stata quella riguardante l’esecuzione di esami tossicologici sia su animali che su esche. Nel 2003 gli esami tossicologici eseguiti sono stati 32: 15 carcasse animali e 17 esche. Sono risultati positivi nove campioni (il 28,1 per cento): quattro per presenza di stricnina; quattro per fitofarmaci e uno per presenza del cosiddetto rodenticida, il veleno per topi. I dati evidenziano che nel corso del 2003 vi è stato un consistente incremento del numero dei campioni esaminati per esami tossicologici (più 39 per cento). C’è inoltre da notare che la stricnina è il tossico ritrovato con maggior frequenza. Il dato più allarmante è che le esche con stricnina sono state rinvenute in areee pubbliche di Modena, Carpi e Sassuolo. Ciò vuol dire che gli avvelenamenti di animali non investono solo le aree rurali o di montagna, ma è un fenomeno che si estende anche alle zone urbane pubbliche frequentate spesso dai bambini comportando rischi che vanno oltre i problemi della sanità animale. “E’ anche per questa ragione – spiega l’assessore Guaitoli – che l’Osservatorio provinciale intensificherà il lavoro di monitoraggio del fenomeno e attiverà iniziative di contrasto in difesa degli animali e più in generale della salute pubblica”.