La patente a punti ”e’ sana e resta
valida” e la sentenza di oggi della Corte Costituzionale ”non ne altera assolutamente l’impianto”. Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture e trasporti, Pietro Lunardi, in una conferenza stampa convocata dopo la sentenza della Consulta confermando che le sanzioni ”continuano ad essere applicate”.
A proposito della retroattivita’ della decisione della Corte Costituzionale – che ha dichiarato illegittima la decurtazione di punti anche quando il conducente del veicolo non era identificato – Lunardi ha auspicato che ”venga applicata” anche se ”e’ il ministero degli Interni che si occupa di queste cose. Ora la palla passa ai miei collaboratori e al capo del dipartimento e al capo della polizia – ha proseguito Lunardi – che si accorderanno per il rispetto della sentenza nei tempi piu’ brevi possibili”.
Il ministro ha annunciato l’avvio ”subito di un tavolo tecnico fra il ministero dell’Interno e delle infrastrutture per trovare nuove forme che permettano alla polizia di identificare in modo rapido i conducenti”. Il titolare del dicastero dei Trasporti, rispondendo ad una domanda, ha rilevato che ”si chiede alle forze di polizia uno sforzo piu’ forte. Ci saranno 18.000 poliziotti che scenderanno in campo grazie alla decisione di liberare le scorte ai carichi eccezionali che saranno compiute da societa’ private”.
Dal luglio 2002 ad oggi, con l’entrata
in vigore della patente a punti, su strade e autostrade si sono avuti 1.600 morti in meno, 45.000 feriti in meno e tra 55.000 e 60.000 incidenti in meno. Sono dati resi noti dallo stesso ministro.